Economia e lavoro - 12 giugno 2018, 12:15

Mondiali 2018. Quale sarà l'impatto delle scommesse sportive?

Un mercato in continuo fermento che anno dopo anno ha visto crescere l'offerta sulla piazza

Mondiali 2018. Quale sarà l'impatto delle scommesse sportive?

Ormai già da diverse stagioni le scommesse sportive hanno soppiantato i vecchi giochi legati ai pronostici (Totocalcio, Totogol, ecc.), per la loro più ricca scelta, la maggiore facilità a vincere e l'immediatezza del ritiro dei premi. Un mercato in continuo fermento che anno dopo anno ha visto crescere l'offerta sulla piazza, con il susseguirsi dell'ingresso di nuovi bookmaker, e di conseguenza il fatturato. Un giro di interesse e di denaro che, ovviamente, a livello globale cresce con i grandi eventi. La Coppa del Mondo di calcio in questo senso è un volano di investimenti altissimo se pensiamo che gli analisti prevedono un movimento di 17 miliardi di euro a livello globale. Dunque, il Mondiale non si giocherà solamente sui campi dei principali stadi russi, ma anche nelle ricevitorie e sui siti online dei tanti bookmaker presenti sul mercato.

Ma qual è l'identikit dello scommettitore medio? Il profilo tipo è quello di un uomo sui 35 anni, per lo più single. Le giocate medie saranno di 11 euro e avverranno per il 65% da device mobile (smartphone o tablet) a conferma di come il mercato delle scommesse si sia evoluto, al passo con i tempi, e abbia permesso ai giocatori di piazzare le loro puntate in qualsiasi situazione, senza dover ricorrere al vecchio sistema delle sale scommesse. E quali sono i tipi di scommesse preferiti dai giocatori? Innanzitutto il mercato si divide in due parti: il 65% preferisce puntare su quelle che sono le proposte offerte dai palinsesti prima dell'inizio degli eventi, mentre il restante 35% è orientato a giocare “live”, ovvero in diretta nel corso della gara seguendo l'andamento della stessa. Le scelte che vanno per la maggiore sono quelle legate all'esito finale (1X2) con il 65% mentre alla voce “Altre” sono comprese un 22% di giocate che non hanno nulla a che vedere con l'esito finale e con le opzioni sui gol da +0 -2,5 (13%). L'82% dei giocatori usa come metodo di pagamento la carta di credito, il 7% si affida alla carta prepagata e il restante 11% utilizza altri metodi di pagamento.

Entriamo ora più nel dettaglio di quello che è il mercato online. Sono attesi all'incirca 60mila iscritti in più ai siti di scommesse e un 7% delle giocate è prevista per la finale del 15 luglio. È stato stimato che un internauta su 5 visita abitualmente un sito di scommesse e che verranno spesi in media 270 milioni di euro per ogni partita. Quale sarà, invece, la media del numero di gol a partita? È sempre superiore a due dal 1998 a oggi. Vediamo nel dettaglio che nel 1998 furono segnati 2.7 gol di media a partita, nel 2002 furono 2.5, nel 2006 furono 2.3 così come nel 2010, mentre nel 2014 si tornò a una media di 2.7 a gara. Con l'avvicinarsi dell'evento si stanno delineando anche le tendenze degli scommettitori sugli antepost e in particolare sulla vincente finale: su un campione di 100 persone, 26 puntano sulla Germania, 25 sulla Francia e 20 sul Brasile.

Nella media delle quote sulla vittoria finale, Germania e Brasile sono fianco a fianco a 4.75, seguite a 5.50 dalla Francia. Alle spalle di questo terzetto c'è la Spagna favorita per Sportytrader a 6.00 quindi, più staccate, Argentina a 9.00, Belgio a 11.00, Inghilterra a 16.00 e Portogallo a 18.00

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