Nel cuore di tutti i tifosi granata è ancora una ferita aperta. Una morte dolorosa, arrivata dopo anni di lotta contro la “bestia”, come la chiamava lui. Ed allora Beppe Gandolfo, che tanti libri di successo ha dedicato al Torino, alle sue storie e ai suoi personaggi, ha deciso di rendere omaggio a Emiliano Mondonico.
L’idea originaria era quella di un'opera da far uscire a fine settembre, a mezzo secolo esatto dal debutto in granata di un ragazzino arrivato al Toro con l’ingrato compito di sostituire Gigi Meroni. Poi le vicende della vita ci hanno portato via presto Mondonico, ma l’autore ha solo leggermente spostato l’obiettivo.
E così il 19 giugno, a 25 anni esatti dalla finale di Roma che ha regalato al Toro una storica Coppa Italia, ultimo trofeo messo in bacheca dalla società granata, ecco uscire in tutte le edicole “Tutto il Toro del Mondo”. Il libro, edito da Priuli & Verlucca, è in vendita abbinato al quotidiano La Stampa fino al 19 luglio al prezzo di € 8,90, in tutte le edicole di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, oppure telefonando al numero 011.22.72.118.
Un allenatore, un grande cuore, come recita la sovratestata della splendida opera confezionata a tempo di record dal noto giornalista, a pochi mesi dalla scomparsa dell’ultimo tecnico capace di far sognare il popolo granata. Un libro da leggere tutto d’un fiato, che ripercorre la parabola calcistica e umana di un personaggio straordinario, passata alla storia per quella sedia sollevata al cielo di Amsterdam per gridare la rabbia di una enorme beffa, per una Coppa Uefa svanita per gli errori di un arbitro e i legni che si sono opposti ai tiri di Casagrande, Mussi e Sordo.
Emiliano Mondonico è nato in un’osteria, è rimasto sempre quel ragazzo semplice, da pane e salame, come amava dire lui, in campo e nella vita, da giocatore e poi da allenatore. Così come di fronte al male che se lo è portato via presto, troppo presto, il 29 marzo scorso. Ha lottato e combattuto a fronte alta, fino all’ultimo respiro. Nella battaglia per la vita, come prima aveva combattuto sui campi di calcio e in panchina.
Beppe Gandolfo racconta in questo libro la storia di un giovane che si fece espellere per poter andare al concerto dei Rolling Stones, di un calciatore di grande talento ma con poca voglia di sacrificarsi, ma che impara la lezione e da tecnico diventa poi un vincente, perché riesce a coniugare i piedi con la testa, ma soprattutto sa usare in modo formidabile l’arma del cuore. E nel cuore di ogni tifoso ci sarà sempre spazio per un ricordo affettuoso di Mondonico e del Toro del Mondo. L’ultimo Toro capace di far innamorare il popola granata.