Economia e lavoro - 26 giugno 2018, 18:06

Embraco, finisce il calvario dei lavoratori: Ventures srl assume tutti i 417 dipendenti

Nelle ultime settimane la burocrazia ha "bloccato" la torinese Astelav, ma il gruppo cino-israeliano si è fatto carico anche delle persone che passeranno all'altra azienda appena si definirà l'accordo con Finpiemonte. Si riparte il 16 luglio, ma i dipendenti rientreranno gradualmente, accompagnati da ammortizzatori sociali

Embraco, finisce il calvario dei lavoratori: Ventures srl assume tutti i 417 dipendenti

Martedì 26 giugno 2018 sarà ricordato come il giorno della gioia. Quella dei 417 dipendenti Embraco che da oggi sanno di avere un futuro vero, concreto, tangibile: quello che offre loro Ventures srl, gruppo cino-israeliano che intende reindustrializzare lo stabilimento di Riva di Chieri per produrre robot che puliranno i pannelli fotovoltaici. In un secondo momento, invece, l'attività riguarderà anche la depurazione delle acque.

Un passaggio di mano anche simbolico, tra una realtà come Whirlpool legata alla manifattura del passato e due attività che invece si legano a filo doppio con le prospettive moderne dell'economia sostenibile e circolare.

La notizia dell'accordo era ormai nell'aria da oltre un mese, sancito a Roma negli uffici del ministero quando ancora si vivevano gli ultimi giorni dell'era-Calenda, assoluto protagonista di questa vertenza che ha fatto scuola e ha segnato un passaggio fondamentale a livello nazionale, ma anche europeo. L'accordo - fanno sapere Uilm e Fiom, i sindacati che fin dall'inizio sono stati al fianco dei dipendenti - prevede il passaggio, a partire dal 16 luglio, del sito e di tutti i 417 lavoratori alla Ventures srl. I lavoratori saranno assorbiti mantenendo le stesse condizioni contrattuali e salariali mentre ai lavoratori che, al momento del passaggio, decideranno di firmare il verbale di conciliazione, Embraco corrisponderà il tfr maturato in azienda fino al dicembre 2016 più un bonus economico.

La Ventures, trattandosi di una nuova azienda, richiederà la cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione/riorganizzazione per 24 mesi: 90 lavoratori rientreranno da subito, la produzione dovrebbe iniziare a inizio 2019 mentre entro aprile 2019 altre 190 addetti dovrebbero rientrare al lavoro, con meccanismi di rotazione in modo da coinvolgere tutti gli addetti. Luglio 2020 dovrebbe essere la data conclusiva per il ritorno alla "normalità". Azienda e sindacati hanno inoltre raggiunto un’intesa sul contributo che Embraco verserà ai lavoratori come compensazione “una tantum” per il periodo luglio-dicembre 2018 durante il quale partiranno gli ammortizzatori sociali.

In tutto questo scenario positivo, la pazienza serve ancora per la Astelav, realtà torinese operante nei ricambi per elettrodomestici che avrebbe dovuto assorbire una quarantina di lavoratori fuoriusciti da Embraco. In realtà, si attende ancora che si sblocchi la definizione con Finpiemonte del passaggio dell’immobile industriale per la rigenerazione di elettrodomestici rifiuti Raee altrimenti destinati alla discarica. Al momento, dunque, le poche decine di persone rimaste "in ballo" sono state comunque assorbite da Ventures srl. Poi, quando tutto sarà pronto, passeranno ad Astelav. Da brivido solo il pensiero di cosa sarebbe potuto capitare a parti invertite, se le difficoltà avessero sgonfiato le ruote proprio al gruppo straniero.

«Finalmente si chiude in modo positivo una vertenza durata mesi che ha vissuto punte drammatiche - sottolineano Lino La Mendola, della segretaria provinciale della Fiom-Cgil e Ugo Bolognesi, responsabile di Embraco per la Fiom-Cgil - come quando l'Embraco aveva avviato la procedura di licenziamento collettivo per tutti i lavoratori. Con questo accordo parte la reindustrializzazione che consente il salvataggio di tutti i posti di lavoro. È un successo ottenuto grazie all'impegno dei lavoratori che non hanno mai smesso di lottare per salvare il proprio posto di lavoro: adesso si tratterà di monitorare attentamente l'avanzamento del piano industriale».

“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto e fiduciosi sul buon esito dell’operazione, anche in virtù delle garanzie sulle solidità della società fornite dal Mise - dicono Dario Basso, segretario della Uilm di Torino e Vito Benevento, responsabile Embraco per la Uilm -. Abbiamo stabilito un monitoraggio continuo sull'evoluzione dell'iniziativa e soprattutto abbiamo ottenuto che i lavoratori non perderanno né salario né diritti. È stata una trattativa complicata e piena di ostacoli, che però ha tracciato una linea in difesa del lavoro in Italia. Basta delocalizzazioni incontrollate”.

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU