Attualità - 28 giugno 2018, 08:45

Piccoli falegnami e curatori del verde: a Mirafiori si cresce con i lavori manuali (FOTO)

Il progetto Piazza Ragazzabile ha coinvolto nove ragazzi del territorio dai 14 ai 18 anni: manutenzione di alcune aree gioco e abbellimento degli arredi urbani le principali attività formative

Piccoli falegnami e curatori del verde: a Mirafiori si cresce con i lavori manuali (FOTO)

In quel quartiere vivono, vanno a scuola, si incontrano con gli amici. E, da un paio di settimane, si cimentano anche nella manutenzione di alcune aree verdi, tutte le mattine.

Sono i protagonisti di Piazza Ragazzabile, il progetto di ecologia urbana approdato quest’anno in Circoscrizione 2, con il sostegno di Fondazione della Comunità di Mirafiori, Associazione Jonathan, Uisp, Cooperativa Mirafiori e Cooperativa San Donato.

Una sinergia tra enti da tempo attivi nello sviluppo sociale e territoriale delle comunità, che hanno voluto credere fin da subito nel potenziale di un’iniziativa studiata su misura per gli adolescenti di Mirafiori Sud, facendo vivere loro un inizio d’estate un po’ diverso dal solito. Formazione, apprendimento pratico, educazione al rispetto e tutela dell’ambiente: questi i capisaldi del progetto, fatti propri dai ragazzi con impegno e dedizione.

Nove i partecipanti, tra i 14 e i 18 anni, tutti residenti nel quartiere. Dall’11 giugno scorso si sono ritrovati ogni giorno, dal lunedì al venerdì, in orario 9.30-12.30, per dedicarsi alla pulizia di spazi pubblici selezionati e al recupero degli elementi d’arredo nei giardinetti.

Sono partiti dal Parco Colonnetti, aggiustando alcune panchine rovinate nei pressi dell’area gioco, per poi spostarsi all’istituto “Primo Levi” di corso Unione Sovietica, dove hanno abbellito i panettoni del cortile e decorato un muretto con una celebre frase dello scrittore: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”. E, ancora, un intervento in piazzetta Jona, da sempre nel mirino di atti vandalici, dove spesso è necessario rimettere mano ad alcuni arredi o armarsi di scope per ripulirla dai più evidenti segni di inciviltà.

Abbiamo imparato tante cose, alcune attività non le avevamo mai fatte”, commentano i ragazzi raccontando le loro esperienza. Tra le tante prove di manualità, i laboratori di falegnameria e ciclofficina alla Casa nel Parco di via Panetti. Lì, a colpi di piallatrice, hanno costruito da zero una sdraio prendisole e imparato a smontare la camera d’aria di una bicicletta. E c’è l’idea di dare ancora una mano, nei prossimi mesi, per risistemare il vecchio palco usato per gli eventi estivi.

Vorremo far conoscere ancora di più il progetto e portarlo avanti nel corso dell’anno”, dice Alessio Nobile di Uisp. Un’idea condivisa in pieno dalla Circoscrizione 2, che auspica, come spiega il vicepresidente Alessandro Nucera, “un’azione congiunta e integrata tra le varie iniziative sul territorio, facendo rete. Abbiamo sempre più richieste da parte di cittadini che vogliono intervenire direttamente nella cura del verde, quindi si potrebbe pensare, ad esempio, di unire Uisp al volontariato di Torino Spazio Pubblico”.

Un progetto che, attraverso la valorizzazione degli spazi pubblici, si inserisce in un percorso di consapevolezza fondamentale per la tutela degli adolescenti in crescita: "C’è continuità rispetto ai passati progetti di educativa di strada”, commenta Vincenzo Camarda, coordinatore ai servizi sociali, “viene così portata avanti la formazioni dei nostri ragazzi direttamente a contatto col territorio di appartenenza”.

Domani ci sarà l’ultimo appuntamento. Poi si comincerà a pensare al futuro, raccogliendo e conservando quanto di più positivo l’esperienza ha rappresentato per ogni attore partecipante.

Riteniamo molto importante – dichiara Elena Carli della Fondazione Comunità di Mirafiori, ente finanziatore del progetto che i ragazzi possano essere coinvolti in un'attività che è al contempo animazione territoriale ed esperienza di impegno civico e di cura dei beni comuni del proprio territorio. Da un po’ di anni la Fondazione finanzia attività sui temi della riqualificazione urbana e dell'abbellimento dello spazio pubblico e ci sembra ancora più significativo che a farlo siano giovani del quartiere. È nostra intenzione che non sia un'iniziativa una tantum, ma che continui nel tempo coinvolgendo un numero sempre più grande di ragazzi, così come è avvenuto in altri territori”.

Manuela Marascio

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