Attualità - 29 giugno 2018, 14:33

Un defibrillatore nelle case Atc: "Per una cardioprotezione popolare"

Inaugurato questa mattina il primo apparecchio nel complesso Atc tra via Como e corso Novara, per il progetto "Le case del cuore"

Un defibrillatore nelle case Atc: "Per una cardioprotezione popolare"

Oltre il 70% degli arresti cardiaci in Italia avviene nelle abitazioni. Per questo la tutela della salute deve partire proprio dagli ambienti domestici, attraverso strumenti salvavita accessibili a tutti.

Prende avvio da oggi il progetto "Le case del cuore", che porterà in diversi complessi Atc di Torino un defibrillatore semiautomatico a disposizione degli abitanti. E si parte dal complesso “ex-Nebiolo”, 160 appartamenti popolari all’angolo tra via Como e corso Novara.

Il progetto deve al consorzio sociale Riso la donazione del defibrillatore, con la collaborazione della cooperativa sociale Chronos, della Circoscrizione 7 e dell'associazione Piemonte Cuore Onlus. Un lavoro sinergico che ha permesso di svolgere corsi di formazione - curati da Marcello Segre, presidente di Piemonte Cuore - all'interno di locali circoscrizionali, rilasciando attestati a una decina di persone. La manutenzione dell'apparecchio, inoltre, sarà totalmente a cura di Atc.

Questa mattina si è svolta l'inaugurazione del punto DAE nel cortile dell'edificio, alla presenza dell'assessore regionale alla sanità Antonio Saitta e di Marcello Mazzù, presidente Atc, che, da medico professionista, ha espresso grande soddisfazione per l'avvio del progetto.

"La possibilità di dotare un complesso di case di un defibrillatore ci è parsa un’opportunità da non lasciarci sfuggire, non solo perché assicura soccorsi tempestivi aumentando moltissimo le possibilità di sopravvivenza in caso di arresti cardiaci, ma anche perché ci permette di cominciare un lavoro di sensibilizzazione e prevenzione della salute che è molto importante, specie in quartieri come quelli di edilizia sociale dove vivono molte persone anziane o affette da patologie".

Un'area di Torino, tra l'altro, che ha visto introdurre il primo defibrillatore, anni fa, proprio all'interno di uno dei principali impianti sportivi, la piscina Colletta.
Il progetto proseguirà con l'installazione di altri due apparecchi in case Atc nei quartieri Regio Parco e Spina 3.

Manuela Marascio

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