Economia e lavoro - 29 giugno 2018, 17:40

Dopo Collegno, ora Torino: industriali e Comune insieme per fare guerra alla burocrazia

Prosegue l'impegno a semplificare la vita alle aziende, quelle che vogliono nascere e quelle già attive, nel segno del lean management

Dopo Collegno, ora Torino: industriali e Comune insieme per fare guerra alla burocrazia

Da una parte il Competence center, per dare un luogo fisico allo sviluppo economico del territorio torinese, dall'altro un'alleanza per liberare il campo dalla burocrazia per chi vuole fare impresa. Si muove lungo questo binario la collaborazione (insieme alla progettualità sulla guida autonoma) tra Unione Industriale - Piccola Industria e Comune di Torino, che oggi hanno firmato il protocollo per far dialogare al meglio apparati pubblici e lean management. Un esempio? Scoprire che un ufficio che si occupa, tra le altre cose, delle concessioni sui dehors finisce per intasare qualunque altra attività in primavera. E dunque bisogna trovare una via alternativa, liberando tempi e risorse.

Due anni fa un primo passo in questa direzione fu fatto con la città di Collegno. Ora il cammino approda nel capoluogo, con i vari uffici del Comune ed esperti del settore "che da qui a 6 mesi - spiega Alberto Sacco, assessore comunale al Commercio e alle attività produttive - forniranno il proprio contributo e le proprie competenze per delineare un percorso per semplificare le procedure".

Un aiuto per chi vuole aprire, ma anche per chi ha già un'attività avviata e che nel quotidiano si scontra con lungaggini e difficoltà. Si parte dunque dal Suap, Sportello unico per le attività produttive. "La burocrazia è un ostacolo pesante, è radicata e metterci mano è difficile. Ora passiamo dalle parole ai fatti", aggiunge Giuseppe Gherzi, direttore dell'Unione Industriale. "Ora ci misuriamo con un Comune grande e con il Suap. Vediamo se saremo capaci. Tra sei mesi faremo il punto".

"Non vogliamo cambiare le norme e le regole, ma ottimizzare i processi - conclude Giovanni Fracasso, presidente di Piccolindustria - in questo modo, si potrà fare di più con meno spesa di ore-uomo, avendo così l'opportunità di fare anche altre cose".

Massimiliano Sciullo

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