Fumata grigia dal tavolo di crisi tra sindacati, Comune e Regione sul futuro dei 12 lavoratori in distacco dal Salone del Libro, che da lunedì si troveranno senza lavoro. "Non siamo soddisfatti" commenta Dante Ajetti della Cgil, "direi c'è ancora confusione totale sulla soluzione definitiva, cioè sul soggetto che dovrà gestire alla fine il Salone. Per questo ad inizio settimana avevamo proposto la proroga di un mese dei contratti".
I sindacati e il liquidatore ora si impegneranno a verificare legalmente se è possibile che i 12 lavoratori possano essere riassorbiti direttamente dal futuro ente che si occuperà di gestire la kermesse letteraria.
Nel frattempo, come ha spiegato Ajetti, "verranno prorogati temporaneamente i contratti di sei dipendenti in distacco al Circolo e alla Fondazione per la Cultura: quattro dovranno terminare di rendicontare e di chiudere i progetti dell'edizione 2018 e altri due verranno assunti più avanti e si occuperanno della kermesse 2019." "Due infine", aggiunge Ajetti, "verranno presi dai liquidatori". Quattro, al momento, quelli che restano in attesa.
Allargando l'orizzonte all'autunno un possibile scenario è che sette vengano assunti al Circolo dei Lettori e i restanti 5 dalla Soris, tramite bandi che verranno pubblicati dalla metà di luglio. La partecipata del Comune, che si occupa di riscossione delle tasse, ha manifestato la possibilità di farsi carico di tutti e 12 lavoratori.
"L'assessore regionale al lavoro Gianna Pentenero si è presa l'impegno di arrivare la prossima settimana con delle proposte concrete per dare una collocazione temporanea a tutti i 12 lavoratori", conclude Ajetti.