In attesa di capire il destino dei Giochi Invernali del 2026, il Politecnico di Torino - "terra" di ingegneri e architetti e dunque pragmatico per definizione - si è concentrato sul certo, invece dell'incerto. E così ha già vinto la sua prima "medaglia" ai Giochi di Pechino del 2022, l'edizione che precederà quella per cui si stanno sfidando Torino, Milano e Cortina.
Una medaglia che non finirà nel palmares tricolore, ovviamente, ma che sarà sotto gli occhi di tutti, visto che proprio oggi il Comitato Organizzatore dei XXIV Giochi Olimpici Invernali del 2022 ha presentato il progetto per una delle principali sedi dei giochi pechinesi, realizzato appunto dal Poli. Si tratta della trasformazione di una ex Fabbrica di Ossigeno in Centro Spettatori dell’area di Shougang, sede della disciplina del Big Air. Una struttura che è stata ribattezzata il “Parco Dora di Shougang” proprio per le sue similitudini con Torino nell'esperienza di recupero industriale.
Il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico è stato incaricato di questo progetto nello scorso dicembre, grazie al coinvolgimento della Tsinghua University che è responsabile dell’intero Masterplan dell’area. Il contesto di collaborazione è il consolidato rapporto tra Polito e Tsinghua, in corso da oltre 10 anni: iniziò nel 2008, con un workshop che coinvolse studenti delle due università nella produzione di idee e visioni per il riuso delle strutture olimpiche di Pechino 2008 (Pechino sarà la prima città ad aver ospitato entrambi i Giochi, estivi ed invernali).
Nel 2016 il Politecnico ha organizzato, in occasione del decennale dei XX Giochi Invernali, un incontro tra Torino 2006 e Pechino 2022, ai fini di avviare collaborazioni e scambi di competenze: una delegazione della Tsinghua University e del Comitato Organizzatore di Pechino 2022 visitò il Politecnico, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, approfondendo la conoscenza delle aree olimpiche e lanciando idee di future collaborazioni.
Il progetto per la Fabbrica di Ossigeno è il primo frutto di quell’iniziativa.
La Fabbrica di Ossigeno si trova nell’area dell’ex Acciaieria di Stato di Shougang, un impianto di 9 milioni di metri quadrati (tre volte l’intera area di FIAT Mirafiori) dismesso prima delle Olimpiadi del 2008, per motivi di inquinamento e congestione. Area al limite ovest della capitale cinese, a ridosso delle montagne, sta vivendo oggi una fase di completa trasformazione urbana, cui partecipa il progetto del Politecnico.
Per il progetto di recupero, che sviluppa 9000 metri quadrati di nuova superficie, il Politecnico di Torino ha messo in campo una squadra di lavoro guidata dal Dipartimento di Architettura e Design (DAD), con contributi dei Dipartimento di Ingegneria Strutturale (DISEG) e di Energia (DENERG).