Eventi - 08 luglio 2018, 10:30

Aurora vista dalla Nuvola: dieci studenti di fotografia la raccontano

Una masterclass, organizzata dalla ICP di New York con Camera Torino, ha portato dieci aspiranti fotografi tra gli spazi della sede Lavazza. La sfida: due ore di tempo per coglierne il rapporto con il quartiere

Aurora vista dalla Nuvola: dieci studenti di fotografia la raccontano

Il quartiere visto dai giovani studenti di fotografia di una delle scuole più importanti del mondo, la ICP-International Center of Photography di New York. Siamo a Torino, al confine tra Aurora e Borgo Rossini, dove la Nuvola Lavazza rappresenta un confine “aperto”.

Da questo concetto sono partiti dieci studenti, selezionati dalla scuola per una Masterclass in Visual Storytelling, organizzata in collaborazione con Camera. In poco più di due ore hanno esplorato la Nuvola cercando scatti che potessero raccontarne il rapporto con il quartiere, impresa ardua ma non impossibile.

“Questo luogo è molto aperto – ha spiegato Alison Morley, responsabile della masterclass per ICP – e anche io sono qui per la prima volta. I ragazzi devono trovare legami, linee, magari cercando dettagli. Non hanno indicazioni in particolare su cosa fotografare, esplorano gli spazi. Ma dovranno abituarsi anche a fare in fretta, come se lavorassero per un giornale”. E il tempo ristretto, in effetti, serve anche ad allenare gli studenti per prepararli a un futuro professionale.

È lo scopo delle diverse esercitazioni messe in piedi dalla scuola, che hanno preso il via tre anni fa da Camera e propri da lì hanno ispirato altre “masterclass” in giro per il mondo. Siviglia, Seul, e anche l’Australia, in programma dopo l’appuntamento di Torino. Per un mese, poi, i ragazzi porteranno avanti i loro personali progetti, con i quali hanno partecipato all’application e sono stati selezionati, assistiti da tutor e all’interno degli spazi di Camera.

“Molti – ha spiegato Cristina Araimo, responsabile della didattica di Camera – non sapevano nemmeno cosa fosse la Nuvola. Anche il programma delle attività di ICP, per la politica adottata dalla scuola, è stato consegnato loro solo una volta arrivati qui”. Oltre a Alison Morley, a dare manforte agli studenti, soprattutto sugli aspetti tecnici, e a tenere una serie di lezioni frontali per tutto il mese di luglio (alternate alle uscite), ci saranno anche Saul Metnick, Jake Price, Gaia Squarci, Andrea Cattaneo e Francesco Chiot.

Unica nota dolente. Un ragazzo iraniano, che era stato selezionato, non ha potuto partecipare alla masterclass perché il suo Paese gli ha negato il visto di uscita. I suoi colleghi più fortunati sono in maggioranza italiani, ma ci sono anche un tedesco, una francese e una russa, Sofia, 30enne di San Pietroburgo che è rimasta impressionata dalle forme e “dal riflesso delle persone”. L’architettura pensata da Cino Zucchi sembra aver colpito molto gli studenti, che sono stati attratti soprattutto dal confronto con il quartiere. Accanto a un edificio avveniristico sorgono palazzi datati, anche in condizioni non proprio ottimali. “Penso che la Nuvola abbia abbellito il quartiere – ha raccontato Alessandro, 19enne di Moncalieri – ma non so bene quali effetti abbia avuto perché non vivo qui”.

I lavori degli studenti saranno editati e valutati insieme ai docenti, prima di passare ai rispettivi progetti personali. Dalle “facce dei torinesi” a un lavoro sui medici, sono numerose le idee che saranno sviluppate nell’arco del mese di luglio, ma tutte avranno un comune denominatore: Torino. I loro lavori diventeranno dei brevi video, con un montaggio di immagini fisse e in movimento, che saranno “restituiti” il 29 luglio alle ore 19 da Camera, durante un momento in cui il pubblico potrà vederli e incontrare i loro autori.

Nella foto di Guido Montani, all’interno di questa gallery, compaiono tutti i partecipanti. Da sinistra: Luca Gasparro, Alison Morley (ICP), Boyd Olthoff, Jay Manis (ICP), Sofia Rimskaya, Sofia Correale, Alessandro Bello, Francesco Chiot, Beatrice Colombano, Alessandro De Bellis, Saul Metnick, Cristina Araimo (CAMERA). Le tre davanti: Chloe George, Elisa Parrino, Federica Nota.

Paolo Morelli

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