"L'obiettivo è collocare definitivamente tutti i 12 lavoratori del Salone del Libro entro fine settembre." A dirlo è l'assessore alla cultura Francesca Leon, durante l'audizione di Dante Ajetti della Cgil sul futuro dei dipendenti della kermesse letteraria, precisando poi che le risposte definitive verranno fornite il 12 luglio al tavolo convocato presso l'assessorato al lavoro della Regione Piemonte.
"Spero", ha aggiunto la Leon, "che sia la riunione conclusiva. I lavoratori riceveranno stipendi e ratei (permessi, TFR, ferie) da qui ad agosto: il liquidatore sta lavorando in questo senso."
Dal 1° luglio il personale del Salone in distacco al Circolo dei Lettori e la Fondazione per la Cultura è sospeso senza retribuzione. Tre, come annunciato, sono stati momentaneamente assorbiti dal Circolo dei Lettori con contratti a tempo determinato personalizzati, mentre un'altra parte verrà temporaneamente assorbita dalla Fondazione per la Cultura tramite Co.Co.Co. In entrambi i casi gli stipendi sono decisamente inferiori ai compensi recepiti in passato.
"Il fatto che si facciano proposte individuali", ha osservare Dante Ajetti della Cgil al termine dell'audizione "tende a spezzare l'unitarietà e ad allontanato una soluzione collettiva."
Durante la riunione i vari esponenti dell'opposizione hanno sollevato dubbi sulla gestione del Salone. Il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo, dopo aver ribadito che gli è stato negato l'accesso ai conti della kermesse letteraria e aver chiesto una maggior trasparenza dal Comune, ha osservato:" Secondo me è stato poco lungimirante mandare in liquidazione la Fondazione: non vedo un disegno alternativo." "Sarei preoccupato", ha aggiunto, "se il marchio del Salone andasse all’asta." Il capogruppo dei Moderati Silvio Magliano ha chiesto certezze per i lavoratori.