Commissione “urgente”, quella convocata ieri dalla Circoscrizione 7. L’argomento è ciò che tiene banco da settimane, ormai: da dove partirà il cantiere della Metro 2?
Se, in passato, si dava quasi per scontato che partisse dal Nord della città, negli ultimi tempi si è parlato anche di una ipotesi Mirafiori. “La scelta del tracciato di una linea di metropolitana e in particolare dell’ordine in cui realizzarne i lotti funzionali – ha commentato Luca Deri, presidente della 7 – deve essere una scelta politica, che risponda a una visione a lungo termine dello sviluppo di un pezzo di città. Non va demandata ai tecnici di una società di progettazione, che sono chiamati a ottimizzare la realizzazione dell’opera sulla base degli obiettivi di sviluppo economico e sociale dell’area coinvolta”.
La 7, quindi, chiama in causa la città, affinché decida da dove far partire il cantiere e dare, così, indicazioni più precise ai tecnici per la realizzazione del progetto preliminare. Una cosa è certa, però, per la realizzazione del deposito, che conterrà il materiale rotabile e tutto il necessario per far partire il cantiere, servirà uno spazio di almeno 7 ettari. Così hanno sottolineato, ieri, i tecnici di Systra, la società che ora sta lavorando sull'ipotesi di tracciato.
Il pensiero va alla stazione Rebaudengo-Fossata, che dovrebbe essere collegata, in futuro, con il capolinea Nord della Metro 2. Nei dintorni ci sarebbe spazio, in effetti, ma è da valutare se compatibile con le necessità descritte dai tecnici.
“Il capolinea in corrispondenza della stazione Rebaudengo-Fossata – ha aggiunto Valentina Cremonini, coordinatrice alla IV Commissione della 7 (pianificazione territoriale locale) – consentirebbe un efficiente collegamento con il Servizio Ferroviario Metropolitano, con l’aeroporto di Caselle, con la stazione ferroviaria di Porta Susa e quindi con le linee ad alta velocità, in un’ottica di intermodalità di trasporto”.
La giunta della 7 parla così di “volano di sviluppo per l’area di Torino Nord, con partenza dalla stazione Rebaudengo”, ma insiste anche affinché venga avviata la progettazione del collegamento con la zona di San Mauro/Pescarito, “utilizzando i ribassi d’asta”, per disincentivare l’utilizzo dell’auto dagli altri Comuni. Questo aspetto, a ben vedere, costituisce una parte consistente del traffico in arrivo nelle zone Nord di Torino.