"Sull'esempio di quanto avvenuto a Sion in Svizzera, il CoNO sta valutando la possibilità di proporre un referendum in cui i cittadini accettino deliberatamente di farsi carico dei costi della candidatura olimpica oppure di proporre un referendum abrogativo della delibera" del M5S. A lanciare la proposta è il Coordinamento No Olimpiadi, all'indomani della votazione in Sala Rossa Rossa dell'atto della maggioranza per la candidatura di Torino alle Olimpiadi 2026 "senza il contributo delle minoranze".
Secondo il CoNo "sin dall'ottobre 2017 la gestione della candidatura per il 2026 è stata esclusiva della Sindaca", mentre "dovrebbe essere un processo di condivisione e discussione che consideri anche coloro che ne soffriranno le conseguenze e non solo i benefici dei portatori di interesse".
Oltre quindi ad eventi di informazione e sensibilizzazione, nell'ambito delle iniziative NOTAV del campeggio a Venaus e del Festival Alta Felicità, il Coordinamento pensa anche ad un referendum.