Quarto appuntamento per “Hollywood in Barriera. Le emozioni del cinema da tutto il mondo”, la rassegna cinematografica, giunta quest’anno alla sua seconda edizione, che vede la collaborazione tra il Centro Interculturale di Torino e l’associazione Museo Nazionale del Cinema, con il supporto della Circoscrizione 6.
L’obiettivo: condurre i cittadini – e spettatori – del territorio della periferia Nord della città in un viaggio internazionale, dove ogni proiezione esplora nazionalità, culture e tematiche sociali differenti.
A essere proiettato questa sera sarà, dunque, Come un gatto in tangenziale, del regista Riccardo Milani. Giovanni – Antonio Albanese – lavora per una “think tank” che si propone di riqualificare le periferie italiane. Con la sua ex moglie, Luce, che coltiva lavanda in Provenza credendosi francese, ha educato la figlia tredicenne Agnese in base ai principi dell’uguaglianza sociale, pur vivendo immersi nel privilegio.
Infatti, quando Agnese rivela al padre di essersi presa una cotta per Alessio, un quattordicenne della borgata romana Bastogi, nota per il suo degrado, Giovanni, terrorizzato, segue la figlia fino alla casa in cui il giovane abita insieme alla madre Monica – Paola Cortellesi – e alle due zie. Entrambi i genitori scoprono, così, di essere atterriti all’idea che i due ragazzi si frequentino, perché “Non siamo uguali, inutile farsi illusioni”.
Il film mostra, quindi, il divario per eccellenza, reso nella forma apparentemente rassicurante della commedia: l’incomunicabilità vigente e sempre più dilagante tra il centro e la periferia, tra un’alta borghesia intellettuale, teoricamente illuminata, e spesso al vertice delle istituzioni, e una piccolissima borghesia che, di queste ultime, non si fida affatto.