I rappresentanti di alcune associazioni torinesi sono state ricevute oggi alle 16 dal Prefetto di Torino, Renato Saccone.
Giachino e Moschella di Silavoro, Aldo Ravaioli di Osservatorio 21, Piermario Cornaglia e Angelo Pramaggiore di Fabbrica Valsalice, Piero Gola di Dumse da Fe hanno illustrato al Prefetto gli effetti pesantemente negativi per la economia torinese e piemontese del blocco della Tav.
Giachino in particolare ha spiegato che con il blocco della Tav non si perderebbero solo i soldi spesi sin qui, le penali alle imprese e i soldi che ci aveva promesso l’Europa. Perderemmo molto di più per il mancato sviluppo economico per un’opera che dovrebbe funzionare per i prossimi decenni.
La Tav oggi, dicono scandalizzati tutti gli intervenuti, e dieci volte più importanti di vent’anni fa perché ora sarebbe collegata alla Via della Seta e quindi aumenteranno vistosamente sia i passeggeri che le merci che utilizzeranno la rotaia e non la strada. Con la Tav si ridurrà sia l’inquinamento che la congestione del traffico.