Attualità - 02 agosto 2018, 06:55

Biglietti elettronici, code da Gtt e proteste: “Sistema complicato e costoso”

Da ieri non sono più validi i vecchi titoli di viaggio cartacei. C’è tempo fino al 31 dicembre per sostituirli e richiedere gratuitamente online tramite e-commerce la smart card. Ma tanti, soprattutto i più anziani, non si ritrovano. “Ore di attesa come per la carta d’identità elettronica”

Biglietti elettronici, code da Gtt e proteste: “Sistema complicato e costoso”

È ufficialmente iniziata la maratona del cambio biglietti Gtt. Da ieri, 1° agosto, sono decaduti i vecchi titoli di viaggio per fare posto alla nuova tariffazione, che sta sollevando non poco scontento, oltre alla confusione, tra tutti i fruitori dei mezzi pubblici.

Fino al 31 luglio era possibile viaggiare con i vecchi biglietti di corsa singola e i carnet da 5 e 15 corse, validi nell'area urbana e suburbana. Ma chi non è riuscito a smaltirli entro la data di fine validità, deve ora recarsi a sostituirli presso i Centri di Servizi al Cliente Gtt a Porta Nuova e Porta Susa, pagando la differenza di prezzo di venti centesimi. E già ieri l’affollamento nelle due stazioni era segno di una corsa al biglietto dettata da tanti fattori: da una parte la poca conoscenza sulle effettive tempistiche del nuovo sistema di bigliettazione, dall’altro il rassegnato adempimento di un obbligo che, prima lo si sbriga, meglio è.

C’è tempo fino al 31 dicembre, ma preferisco farlo subito”, spiega una signora in coda a Porta Nuova. La maggior parte di coloro che aspettano il proprio turno, con un tempo d’attesa tra i 30 e i 40 minuti, ha più di 60 anni e non risparmia critiche pesanti alle novità Gtt.

Questo sistema è decisamente troppo caro, e per di più continua a mancare un servizio efficiente in tutta la città. Quasi ti costringono a usare la carta, perché più conveniente dell’acquisto del giornaliero (formula “Daily”, acquistabile sia su smart card a 3 euro sia su supporto chip on paper a 4 euro, ndr). Peccato che se sulla tessera c’è già caricata una corsa semplice non sia possibile aggiungere titoli di viaggio diversi”.

Un sistema che, secondo l’opinione diffusa non agevola i lavoratori, o chi comunque prende pullman e tram abitualmente. “Io da Stupinigi vengo a lavorare tutti i giorni in via Chiesa della Salute”, spiega una signora in coda. “Adesso viaggio con il nuovo biglietto City da 100 minuti, non compro il giornaliero perché se, alla sera, qualcuno riesce a darmi un passaggio al ritorno, sono soldi buttati”.

Troppo complicato, oltre che costosissimo”, lamenta un altro signore già in pensione. “Già un mese prima della scadenza, in giro di biglietti vecchi, come quelli da cinque corse, ce n’erano pochissimi. Io uso internet, non è quello il problema. Ma è proprio difficile da capire il nuovo funzionamento di questi biglietti”. E sui tempi d’attesa aggiunge: “Come per le carte d’identità, stesso discorso. Non è ammissibile aspettare così tanto. Dovrebbero permettere anche ai tabacchini di fare il cambio biglietti”.

E non mancano le critiche di fondo alla filosofia che starebbe alla base della “rivoluzione Gtt”: “Vogliono invogliarti a lasciare a casa la macchina e prendere l’autobus, ma con questo sistema così complesso ottengono esattamente l’effetto contrario. E l’inquinamento? Sono molto più nocivi certi pullman vecchi. E dentro non funziona nemmeno l’aria condizionata”.

Manuela Marascio

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