Ieri sera si è chiuso uno dei mercati più scoppiettanti degli ultimi anni, che ha portato in Italia e alla Juve il marziano Cristiano Ronaldo. Sarà proprio lui oggi a tenere a battesimo la serie A che riparte (con le eccezioni di Samp-Fiorentina e Milan-Genoa, rinviate dopo la tragedia di Genova), nella sfida di Verona delle ore 18 contro il Chievo.
“Credo che gli organi competenti abbiamo preso una decisione giusta nel non far giocare Genoa e Sampdoria. Ci adegueremo a giocare, nel giorno del lutto, con grande rispetto e vicinanza verso chi è stato colpito da questa tragedia”: queste le parole pronunciate alla vigilia da Massimiliano Allegri. Poi il tecnico della Juve non ha usato giri di parole: “Ronaldo gioca”, fugando subito ogni dubbio sulla presenza del portoghese, anche se non ancora al top della condizione, avendo iniziato ad allenarsi solo il 30 luglio.
CR7 farà il suo esordio ufficiale “e con lui ci saranno Szczesny, Cancelo, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro”. Per gli altri ruoli il tecnico livornese ha detto che deve ancora decidere chi mandare in campo. Di sicuro, non saranno nell’undici iniziale Mandzukic e Matuidi, rientrati per ultimi dalle ferie, essendo stati impegnati sino alla finale nel Mondiale di Russia.
Inevitabilmente il discorso è tornato su Ronaldo. Il colpo dell’anno, per qualcuno addirittura il colpo del secolo, che ha mandato in fibrillazione l’universo bianconero. Che ora sogna l’ottavo scudetto consecutivo, ma soprattutto quella Champions che manca dal 1996 e che il portoghese ha conquistato quattro volte negli ultimi cinque anni. “Giocatori del genere sono, con tutto il rispetto, sono diversi dagli altri e lo si vede subito”, ha detto Allegri. “Avere uno come lui, che negli ultimi undici anni, con Messi è stato il giocatore che ha vinto di più è uno stimolo per tutti”.
Allegri, però, ha invitato a “mantenere i piedi per terra: tutti ci indicano come i super favoriti del campionato e tra le pretendenti alla Champions, quindi chiunque contro di noi darà battaglia, a cominciare dalla partita col Chievo. Noi dovremo dimenticare l'eccitazione di questo periodo e tornare concentrati Ci vogliono agonismo, cuore, passione. E soprattutto ci vuole equilibrio”. La cosa più difficile da mantenere, quando tutto l’ambiente è gasato a mille e i tifosi della Juve sono tutti pazzi per Ronaldo, la cui maglietta bianconera numero 7 sta andando a ruba in tutti gli store.
Grazie ad un finale di mercato scoppiettante, è tornato l'entusiasmo anche tra il pubblico granata, assai scettico fino a qualche settimana fa. Nel 2017 Mihajlovic parlava apertamente di Europa League, parola adesso bandita nel vocabolario del nuovo allenatore Mazzari, ma anche del presidente Cairo e dei giocatori, eppure il capitano Belotti, mister 100 milioni, è rimasto. Come tutti i big della squadra.
E, dopo un inizio in sordina, il calciomercato si è chiuso con i fuochi d'artificio: l'ultimo giorno di trattative sono giunti Roberto Soriano, il centrocampista di qualità che tanto mancava al Toro, oltre ad un attaccante di razza come l'ex juventino Zaza, voglioso di tornare in Italia dopo l'esperienza al Valencia. Ora sarà difficile tenere il profilo basso, anche se gli squilli di tromba e i proclami della scorsa estate non hanno portato buono.
La squadra di Mazzarri ha i numeri per centrare finalmente l’obiettivo Europa, anche se l’avvio è da brividi: domani all’Olimpico, arriva la Roma, tra otto giorni ci sarà la trasferta di San Siro contro l’Inter. Con una bella partenza, ritornerà a battere forte il vecchio cuore granata.