Siamo quello che mangiamo, diceva il filosofo Feuerbach. Ma non solo. Nel 2018 il cibo, strettamente identitario, può anche diventare un potente veicolo di cambiamento per popoli interi. Come il motore di una rivoluzione pacifica e globale, che attraversi la quotidianità dei piccoli gesti – con cui accogliere le materie prime della terra – e inondi di benessere ecosistemi e mercati internazionali.
Con questo spirito Slow Food si prepara a dare il via alla nuova edizione di Terra Madre Salone del Gusto, in programma a Torino tra un mese esatto. Dal 20 al 24 settembre 2018 la manifestazione dedicata all’alimentazione buona, sana e rispettosa dell’ambiente invaderà letteralmente l’intera città, offrendo tante occasioni di incontro, gusto e dibattito.
Il tema quest’anno è proprio “Food for Change”: un evento che si apre completamente a tutti scompaginando i propri confini, per permettere a espositori, visitatori e delegati di vivere un’esperienza appagante al 100%.
L’intento è di coinvolgere per cinque giorni il più ampio numero di partecipanti, sulla base dell’esperienza del 2016, che ha visto la manifestazione propagarsi nel centro di Torino, arricchito dalla facilità di visita che le edizioni sino al 2014, raccolte all’interno del Lingotto Fiere, hanno sempre permesso.
La kermesse di fatto sarà diffusa per tutto il Piemonte, con ben quindici itinerari in programma per scoprire le bellezze artistiche e paesaggistiche della regione e gustare i prodotti più significativi nei luoghi in cui nascono.
A Torino, grazie al bando Io sono Terra Madre sono oltre 150 gli eventi organizzati da enti e associazioni che coinvolgono tantissimi quartieri.
Mirafiori ospiterà “Mirafiori h24”, una giornata intera vissuta all’insegna della “Chiocciola” di Slow Food, dal buongiorno alla buonanotte. Tante le proposte nel quartiere operaio per eccellenza: ad esempio, le residenti più anziane insegneranno a confezionare pasta fresca in diversi formati. E ancora, il ritorno del Festival della cucina mediterranea a San Salvario, dove si mescolano abitualmente le più diverse culture assumendo colori e sapori inconfondibili. Oppure San Pietro in Vincoli, che accoglierà il Festival delle Migrazioni dal titolo “Siediti vicino a me”, con tanti appuntamenti performativi – spettacoli teatrali, reading letterari, concerti – ideati da A.C.T.I. Teatri Indipendenti, Almateatro e Tedacà per riflettere sul tema della migrazione, della convivenza e dell’incontro.
Nuvola Lavazza e piazza Castello, poi, ospiterano alcune conferenze e i Laboratori del Gusto, l’Enoteca (con oltre 600 etichette del Progetto Vino) e i Food Truck. Lingotto Fiere e Oval saranno sede, oltre dei mille espositori, di due tra le più significative novità di questa edizione: le cinque grandi aree tematiche #foodforchange (Slow Meat, Slow Fish, Semi, Cibo e salute, Api e insetti), costruite insieme ai delegati della rete; le cucine di strada e le birre artigianali, allestite nello spazio antistante l’Oval, per una bevuta anche dopo la chiusura serale dei padiglioni che ospitano il grande Mercato italiano e internazionale.
Da sempre un classico degli eventi organizzati da Slow Food, anche nell’edizione 2018 non potevano mancare i Laboratori del Gusto, le Scuole di Cucina e gli Appuntamenti a Tavola. Si parte con l’anteprima stellare di mercoledì 19 settembre al “Cambio”: qui si alternano ai fornelli il padrone di casa, Matteo Baronetto e Paolo Casagrande, tre stelle a Barcellona nel suo “Lasarte”.
Infine, nell’Arena di Terra Madre, realizzata grazie al sostegno di Ifad (il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo delle Nazioni Unite), avrà luogo il confronto tra alcune reti che animano Slow Food e Terra Madre, per approfondire molti dei temi importanti sui quali il movimento internazionale sta lavorando da anni.
Una grande occasione per tutti i torinesi di avvicinamento a quelle culture magari conosciute solo superficialmente o in lontananza. Un abbraccio umanitario all’insegna del cibo quotidiano, da condividere senza barriere.
Per informazioni: www.salonedelgusto.com