Politica - 29 agosto 2018, 15:05

"Toninelli parla di Tav senza aver mai visitato un cantiere: si dimetta, per il bene dell'Italia"

La dura accusa lanciata da Osvaldo Napoli (FI): "La sua presenza sta disonorando l'Italia, ma soprattutto sta minando la già scarsa credibilità e autorevolezza del governo". Parole pesanti anche da Daniela Ruffino: "Manca di ogni riguardo per il galateo istituzionale ed è imbarazzante per la sua incompetenza"

"Toninelli parla di Tav senza aver mai visitato un cantiere: si dimetta, per il bene dell'Italia"

Un  ministro delle Infrastrutture che odia le infrastrutture, un ministro dei Trasporti che odia la modernità e la velocità del trasporto: è il ritratto del ministro Danilo Toninelli.

La sua presenza nel governo sta disonorando l'Italia agli occhi del mondo ma, soprattutto, sta danneggiando gravemente gli interessi degli italiani e minando la già scarsa credibilità e autorevolezza del governo. La decisione di Toninelli di annullare la visita al cantiere francese della TAV, dopo che aveva accolto l'invito come risulta da una email spedita dalla sua segreteria lo scorso 6 agosto, è una misera buffonata, perfettamente in linea con il personaggio.

Toninelli parla di Tav senza aver mai visitato un solo cantiere e probabilmente senza neppure conoscerne il percorso, l'utilità e gli obiettivi. È uno dei tanti ministri Cinquestelle che parla per sentito dire. Le uniche informazioni ricevute sono quelle contenute nel dossier che gli ha consegnato il comitato No-TAV. Un ministro simile è privo di serenità per valutare e giudicare.

Dall'alto della sua incompetenza, Toninelli può solo combinare guai. Per il bene degli italiani e per il buon nome dell'Italia nel mondo, Toninelli dovrebbe trovare un attimo di serenità per dimettersi dal posto che occupa maldestramente. Certamente, non sarebbe il solo a dover fare gli scatoloni.

Questa la dichiarazione dell'on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia eletta nel collegio di Pinerolo-Susa-Giaveno: "Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli è imbarazzante dall'alto della sua incompetenza. Sulla TAV continua a muoversi sulla base di un incallito pregiudizio ideologico e sa tanto di presa in giro la sua tiritera sull'analisi costi-benefici prima di decidere se e come procedere. Visto che quell'analisi è stata fatta almeno sette-volte da quando sono iniziati i lavori, è di tutta evidenza che essa è un misero pretesto scelto dal ministro per non fare nulla".

"Ancora di più colpisce la mancanza di ogni riguardo per il galateo istituzionale. Toninelli ha fatto annunciare dalla sua segreteria, lo scorso 6 agosto, che si sarebbe recato in visita al cantiere TAV del lato francese, quello sotto la competenza di Transalpine. Ventiquattr'ore fa ha invece negato di aver mai dato il suo assenso a questa visita. Che cosa dire di un ministro che si rimangia la parola, annulla impegni presi, se non che si rifiuta di prendere contatti con la realtà. Sporcarsi i piedi calpestando il terreno dove ci sono lavoratori, ingegneri, architetti, manovratori sarebbe stato un gesto apprezzabile che il ministro avrebbe potuto compiere senza per questo rinnegare le sue posizioni".

"Il fatto è un altro: Toninelli, come le tre scimmie, non vede, non sente, non parla. Per lui bloccare la TAV è una questione di principio che esula da qualsiasi altra analisi. Sono ministri come lui che tolgono credibilità e autorevolezza all'Italia fino a renderci un Paese inaffidabile".

c.s.

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