Torino come destinazione anche grazie alle sue risorse enogastronomiche. È questo il "piano" che, per il secondo anno, vede arrivare all'ombra della Mole "La vendemmia a Torino. Grapes in town". Appuntamento dal 19 al 21 ottobre, con eventi che abbineranno le produzioni eccellenti del territorio con palazzi storici, residenze reali e musei della città. Dal museo del Risorgimento a Palazzo Birago, da Palazzo Carignano a Villa della Regina, Miaao, Camera, Archivio di Stato e Circolo dei Lettori.
"Torino deve essere davvero capoluogo e vetrina del nostro Piemonte e con l'assessore Alberto Sacco siamo in pieno accordo, con molte azioni a livello internazionale. Dunque lavoriamo al servizio di tutta la regione", spiega Antonella Parigi, assessore regionale al Turismo. "E poi poche città possono vantare come noi una vigna in città, quella di Villa della Regina. Una caratteristica da mettere ancora più in evidenza". E proprio sul tema dei vigneti urbani si terrà il convegno del 20 ottobre presso la Villa che domina il capoluogo.
Il calendario è ricco di degustazioni e di eventi, "perché è fondamentale l'alleanza tra mondo enogastronomico e culturale, dunque turistico", conclude Parigi. Non mancheranno gli eventi Off e le feste sul tema del buon bere.
"Raccogliamo i frutti di un lavoro fatto con passione e condivisione con Regione e Camera di Commercio - concorda Alberto Sacco, assessore comunale al Commercio e al turismo - e pur con scarsità di risorse cerchiamo di fare tutto il possibile. Ed è confortante vedere l'aumento del turismo nei mesi estivi, un risultato non casuale e legato proprio a questa stretta collaborazione. Non avrebbe senso parlare solo a nome di Torino, ecco perché l'alleanza con Langhe, Roero e le altre eccellenze del territorio". "È un bene che siano coinvolte anche l'industria, ma anche gli aspetti di formazione. Le prospettive di questo progetto sono notevoli".
E alla Vendemmia a Torino si abbina quasi naturalmente Portici Divini, che si svolgerà dal 19 al 28 ottobre sotto i lunghi camminamenti al coperto tipici della nostra città. Nell'evento saranno coinvolti anche 35 locali oubblici e saranno premiati i vini migliori.
"L'obiettivo - dice con tono scherzoso Guido Bolatto, segretario generale della Camera di Commercio di Torino - è quello di de-prosecchizzare Torino, valorizzando i produttori di vino della nostra provincia, come nel caso dell'Erbaluce, che pochi conoscono". E oltre agli eventi più tradizionali non mancheranno degustazioni al buio e altre curiosità come Enoteca diffusa, che da San Salvario vuole ampliare la diffusione dei vini nelle enoteche e nei bar, realizzando cocktail speciali con queste tipologie di bottiglie".
Alla promuovere la produzione regionale nel suo complesso contribuirà Piemonte Land of perfection. "Parole come eno-cultura ed eno-turismo sono sempre più d'attualità - commenta Filippo Mobrici - e un'esperienza di questo genere possiamo vantarla solo in Piemonte. Rappresentiamo 18mila imprese e muoviamo 250 milioni di bottiglie, metà delle quali vengono esportate. Siamo la seconda regione in Italia, superiori addirittura alla Toscana. E non parliamo solo di Barolo, ma anche di Freisa e di Erbaluce, che da soli magari farebbero fatica".