Nuove Note - 16 settembre 2018, 06:00

Fragilità e forza dell’essere umano come stati di necessità: la musica degli Ivon Spatten che racconta il qui ed ora

Un gruppo di amici che condivide le divergenze musicali, culturali e generazionali: questi sono gli Ivon Spatten.

Fragilità e forza dell’essere umano come stati di necessità: la musica degli Ivon Spatten che racconta il qui ed ora

Un gruppo di amici che condivide le divergenze musicali, culturali e generazionali: questi sono gli Ivon Spatten. Formati come band che realizzava cover, dopo aver partecipato nel 2016 il Torino Jam Contest, decidono di darsi agli inediti. Così viene fuori il loro primo Ep “Guardarsi dentro”, nel quale forza e fragilità dell’essere umano emergono come stati di necessità. Adesso stanno lavorando a nuovi brani e stanno rielaborando quelli già incisi. 

Nome curioso, cosa si nasconde dietro?

Ivon Spatten è lo spirito che ha sempre guidato il nostro essere amici, prima ancora che un gruppo. È ciò che unisce le nostre naturali divergenze musicali, culturali e generazionali, dal giorno in cui ci siamo conosciuti fino ad oggi, passando per tutte le nostre metamorfosi: dal rock demenziale all’indie italiano, dal periodo “cover” a quello “inediti”. Noi cambiamo, lui resta.

Ognuno di voi ha un profilo musicale differente, come vi siete trovati?

Come la maggior parte delle band: passaparola e annunci online. Ma soprattutto scoprendo che insieme, in sala prove, usciva qualcosa di più della somma delle singole parti. Qualcosa di più rispetto alle altre band in cui avevamo suonato. C’era un clima gioviale, disteso, non giudicante e soprattutto molto creativo, basato sull’ascolto prima che sulla nota da suonare. Fin da subito ci siamo sentiti Ivon Spatten.

Fate sia cover che brani vostri, come vivete questa duplicità?

Non c’è duplicità. Nell’ultimo anno ci siamo concentrati prevalentemente sui nostri brani. Nei live ci sentiamo di aggiungere le cover che più ci rappresentano e che sentiamo coerenti con il nostro stile. In ogni caso non ci interessa fare cover uguali alle originali: chi le vuole sentire così può comprare il cd. I nostri inediti e le nostre cover sono, in entrambi i casi, lo specchio della nostra personalità. È più rischioso perché può non piacere, ma anche più appagante.

Cosa/chi ispira la vostra musica?

È difficile dirlo. Ciascuno di noi ascolta musica e generi diversi. Ciascuno di noi mette ciò che è e ciò che l’ha portato ad essere così: le diverse provenienze geografiche, le differenti esperienze umane e generazionali, le proprie storie. Tra le cover che ci è piaciuto di più suonare sicuramente ci sono i brani degli Afterhours, Subsonica, Caparezza, Nucleo, e dei primi Negrita. Gruppi che possono aver senz’altro influenzato il nostro sound.

Come è nato il vostro primo EP?

Eravamo arrivati alla fase finale del Torino Jam Contest nel 2016, dove ci siamo classificati  terzi nella sezione cover. Quello è stato un momento di svolta. La giuria tecnica ci invitò  seriamente a considerare la scrittura di inediti. Dietro ogni cover, dissero, si avvertiva la presenza ormai ingombrante di una personalità che aveva voglia di emergere, libera dai legami compositivi dei pezzi degli altri. Per questo motivo, dall’estate 2016 cominciammo a lavorare seriamente alla scrittura di inediti. Questa cosa ci faceva star bene: dava voce ad un nuovo Ivon Spatten, che aspettava solo il momento opportuno per “Guardarsi Dentro” e dar luce ad una nuova storia.

“Guardarsi Dentro” per cercare cosa?

Per capire che la forza e la fragilità sono stati di necessità. Per mettere a tacere il proprio io ingombrante e far posto all’altro, consapevoli che tutto ciò che abbiamo fatto l’abbiam fatto anche quando non credevamo in noi. Cercando di non lasciarci andare per poi cercare salvezza nella speranza di non essere mai nati, ma vivere invece il nostro momento, qui ed ora, con la forza di un uragano. Ecco un assaggio del nostro “Guardarsi Dentro”.

La vostra Torino, musicale e non

È fatta dei concerti all’aria aperta, dei festival che ci danno la possibilità di condividere la nostra musica con un ascoltatore non solo “digitale”. È la vista delle montagne dall’alto dopo un faticoso giro in bici, è il sostegno della nostra famiglia, è la neve che cosparge il prato della Lavanderia a Vapore dopo una nottata di prove. È il continuare a crederci e reinventarsi, è un giro da Merula (senza bancomat), è accoglienza e valorizzazione della diversità.

News, live in programma, appuntamenti

Al momento stiamo lavorando a nuovi brani e rielaborando quelli contenuti nell’EP “Guardarsi Dentro” nella nuova formazione a cinque. Tenete d’occhio il nostro profilo FB per aggiornamenti su prossimi live: stiamo lavorando ad una scaletta di nostri inediti, misti ad alcune cover indie rock e rock alternativo made-in-Italy.

 Info su

https://www.facebook.com/IvonSpattenRockBand/

Federica Monello

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