"È una possibilità. Abbiamo dato la nostra disponibilità per l'acquisto del marchio: crediamo nell'ottica di tenerlo a Torino. Siamo disponibili a trovare il percorso migliore." Così il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, interrogato a margine della presentazione del progetto Diderot, ha risposto ai giornalisti sulla possibilità che le fondazioni bancarie torinesi scendano in campo quando il marchio del Salone verrà messo all'asta, prevista entro ottobre.
Sul profilo del futuro presidente, dopo le dimissioni di Massimo Bray, Quaglia ha spiegato che è necessario individuare un soggetto con "un profilo elevato dal punto di vista culturale, ma anche manageriale: è partita complessa".
Una delle ipotesi, secondo il presidente della Fondazione CRT, potrebbe essere quella di individuare due persone "un presidente scientifico con un profilo culturale, affiancato da uno più operativo con capacità gestionale".