Viabilità e trasporti - 21 settembre 2018, 07:10

Oggi è il giorno di Toninelli a Torino, Api: "Speriamo venga a parlarci di Tav"

Il presidente delle pmi torinesi, Corrado Alberto: "Va bene parlare dei progetti innovativi, ma vorremmo che ci dicesse che la Torino-Lione sarà fatta presto e bene"

Oggi è il giorno di Toninelli a Torino, Api: "Speriamo venga a parlarci di Tav"

La domanda aleggiava nell'aria, in attesa di qualcuno che sapesse coglierla e farla propria. E nelle ore dall'arrivo a Torino del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, è il presidente delle piccole e medie imprese di Torino e provincia, Corrado Alberto, numero uno di Api Torino, a chiedersi quali saranno i temi principali in agenda, per l'esponende dell'esecutivo Conte.

Sono infatti ormai di dominio pubblico i dialoghi mancati con il territorio sabaudo sul tema della Torino-Lione, in particolar modo con il governatore della Regione, Sergio Chiamparino, che ha più volte sollecitato un confronto sull'argomento. Attese vane, fin qui, mentre la giornata di oggi sembra prevedere per il titolare del dicastero una partecipazione al Convegno ospitato al Mauto sul tema "Torino, le strade dell'innovazione". E non si escludono altri impegni "a corollario", in concomitanza con l'inaugurazione della nuova strada pedonale di via Monferrato.

Già, ma la Tav? Proprio questo si chiede il presidente Alberto: “Che il ministro Toninelli venga a Torino per partecipare alla presentazione di alcuni progetti innovativi della città è certamente una cosa importante. Noi però vorremmo che venisse per dire parole chiare sulle infrastrutture del territorio e prima di tutto sul fatto che la Tav sarà continuata e finita nei tempi e nei modi corretti e già pianificati”.
 
E aggiunge: “Il tempo della demagogia a buon mercato è finito. Non ci possiamo permettere di veder naufragare progetti e iniziative che potrebbero fare molto per il territorio e l’Italia come la Tav e le Olimpiadi. Il Ministro e questo Governo giocano sulle nostre aziende  e quindi sul futuro di decine di migliaia di lavoratori con le loro famiglie. Torino, il Piemonte e l’Italia sono condannati ad un inesorabile declino se questa classe politica non tornerà a fare gli interessi del territorio e del Paese: sono stati votati per questo non per mortificare le aspettative di sviluppo”.

Massimiliano Sciullo

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