Tanti timori per il futuro, ma anche il presentimento che la situazione sia peggiore di quanto conosciuto: sono questi gli umori che emergono dal presidio di protesta Fiom-Cgil alla Csp di Corso Svizzera 185 a Torino. Questa mattina, circa settanta dipendenti si sono ritrovati davanti al centro Piero della Francesca per chiedere all'azienda di consulenza informatica il pagamento degli stipendi e spiegazioni in merito al silenzio sull'effettiva realtà dei fatti.
A rendere l'idea di quale sia il livello di allarme tra i lavoratori e le loro famiglie è Teresa Timpano, rappresentante sindacale Fiom-Cgil per la Csp: “I dipendenti – dichiara – sono molto preoccupati per il futuro perché stanno pagando di tasca propria, lavorando come volontari, anni di cattiva gestione culminati con le recenti indagini su frode ed evasione fiscale”.
La nuova dirigenza, inoltre, non sta facendo nulla di positivo per ristabilire la normalità delle cose: “Siamo esasperati – continua Timpano - perché un'azienda che potrebbe tranquillamente lavorare grazie a centinaia di commesse pubbliche e private non paga gli stipendi e non ha ancora presentato un piano di rientro. La vecchia proprietà, rimasta in carico per cinque anni, ha piallato tutto mentre i nuovi vertici non partecipano nemmeno ai tavoli ministeriali: temiamo che la situazione sia molto più grave del previsto e che ci nascondano qualcosa, anche a Roma sono molto preoccupati”.
Lo scorso 19 settembre i rappresentanti di CSP avevano disertato l'appuntamento al Ministero delle Finanze senza pianificare una nuova data.







