Politica - 27 settembre 2018, 11:19

Il Ministro Bonisoli sul Salone del Libro di Torino: “Marchio e archivio indivisibili”

Durante l’inaugurazione della Cappella della Sindone, il titolare del dicastero dei Beni culturali ha assicurato che lo Stato sarà “garante del valore culturale” del marchio. Ed esclude la nazionalizzazione

Il Ministro Bonisoli sul Salone del Libro di Torino: “Marchio e archivio indivisibili”

“Tutelare il patrimonio mobiliare del Salone del Libro”. Così il Ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, a margine dell’inaugurazione della Cappella della Sindone, ha commentato la situazione del Salone del Libro di Torino, assicurando una garanzia da parte del Ministero.

“Riconosciamo – ha spiegato – un valore all’archivio della Fondazione, cioè il patrimonio mobiliare, che include anche il marchio”. Alla luce di questo procedimento, come ha spiegato il Ministro, sarà tutto indivisibile. “Il marchio – ha aggiunto – non potrà essere separato dall’archivio”.

“Dal punto di vista economico – ha precisato – non dovrebbero esserci grandi differenze. Il fatto di tutelarlo non vuol dire che stiamo acquistando né nazionalizzando il marchio. Chiunque lo possegga deve semplicemente ricordarsi che ha un valore culturale di cui lo stato si fa garante”. E chi ne diventerà proprietario dovrà dare tempestiva comunicazione al Ministero, che a questo punto sarà così informato dei vari passaggi futuri.

“Il Ministero – ha aggiunto Bonisoli – può fare ultima linea di difesa. Se poi nessuno lo volesse, il Ministero se ne potrà eventualmente occupare, ma se ci sono anche altri soggetti che se ne vogliono occupare bene”.

Anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino, si è espressa sul Salone del Libro. “Credo che il Salone abbia dato ampia dimostrazione in passato di avere la forza di essere il Salone d’Italia. Il riconoscimento del Ministro è importante perché avvalora questo ruolo nazionale e internazionale della kermesse di Torino. Noi lavoreremo come abbiamo sempre fatto. Ogni anno da quando sono sindaca sento dire che il Salone del Libro è morto, invece è vivo ed è fortissimo".

"Quest’anno sarà di nuovo un’edizione incredibile, non abbiamo bisogno di Milano. Siamo contenti che il Ministero veda in quello di Torino il Salone nazionale”.

Paolo Morelli

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