Economia e lavoro - 28 settembre 2018, 07:23

Oggi gli Stati generali delle infrastrutture piemontesi. Cisl-Filca: "In gioco 10 miliardi di euro e 50mila posti di lavoro"

Anche senza il ministro Toninelli, quella di oggi si annuncia una giornata con clima incandescente, per la Torino-Lione e non solo

Oggi gli Stati generali delle infrastrutture piemontesi. Cisl-Filca: "In gioco 10 miliardi di euro e 50mila posti di lavoro"

Si tiene nella giornata di oggi, a Torino, la Conferenza regionale delle infrastrutture piemontesi. Un appuntamento chiave, soprattutto in tempi in cui la discussione sulla Torino-Lione è uno degli argomenti più incandescenti sui tavoli politici e istituzionali.
E se c'era grande attesa per la presenza del ministro Danilo Toninelli (che ha fatto sapere per tempo che non avrebbe partecipato), senza dubbio questo non toglie peso specifico alle questioni sul tavolo.

Tanti i relatori annunciati, ma a scaldare l'atmosfera ci pensano i numeri divulgati proprio in queste ore da Cisl e Filca Piemonte (sindacato degli edili della Cisl), tra gli organizzatori dell'appuntamento a Torino Incontra.
Negli ultimi 8 anni sono stati spazzati via, dai cantieri e dall’indotto, oltre 60mila posti di lavoro. “Si fa un gran parlare dell’utilità o meno di un’opera – spiegano i segretari regionali Cisl e Filca Cisl Piemonte, Alessio Ferraris e Ottavio De Luca – ma non si dice mai che cosa accadrebbe all’economia di un territorio e ai suoi insediamenti industriali se quell’opera non venisse realizzata. Senza nuovi collegamenti e progetti di sviluppo le stesse aree produttive sarebbero destinate a un inevitabile declino e non ci sarebbe futuro per le nostre comunità”.

Secondo Cisl e Filca Piemonte la nostra economia ha bisogno di collegamenti e infrastrutture per agganciare la ripresa e favorire lo sviluppo. “Chiediamo alle forze politiche e alle istituzioni  – aggiungono i segretari Cisl Ferraris e De Luca - di sbloccare le piccole e grandi opere utili all’economia della regione, del Paese e della stessa Europa. Secondo alcune stime i progetti già finanziati e quelli previsti per prossimi anni superano i 10 miliardi di euro di investimenti e potrebbero creare 50mila nuovi posti di lavoro solo nell’edilizia e altre decine di migliaia nell’indotto. Un’occasione che il territorio piemontese non può perdere se vuole tornare ad essere competitivo, attrarre investimenti e agganciarsi allo sviluppo. L’incertezza politica del governo e i continui rinvii sui finanziamenti rischiano di vanificare speranze e progetti utili alle nostre comunità”.

Massimiliano Sciullo

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