C'era grande curiosità intorno alla Juve, attesa dal primo vero appuntamento importante della stagione dopo il filotto di sei vittorie consecutive. Il match con il Napoli doveva dare risposte sulla forza della compagine di Allegri, risposte che i bianconeri hanno fornito (con un ritardo di circa dieci minuti sull'inizio della sfida con gli azzurri) forti e chiare: sì, questa Vecchia Signora è proprio forte.
Allo Stadium i campioni d'Italia battono anche i partenopei di Carlo Ancelotti al termine di una sfida che aveva visto gli ospiti addirittura passare in vantaggio dopo dieci giri d'orologio grazie al tocco sotto misura di Mertens. Da quel momento la reazione da big dei padroni di casa, culminata con la rimonta avviata da Mandzukic (doppietta) e suggellata da Bonucci. In mezzo l'espulsione per doppia ammonizione comminata a Mario Rui che ha lasciato i campani in inferiorità numerica, ma comunque vivi tanto che c'è voluto lo Szczęsny delle grandi occasioni per blindare i tre punti. Juventus che prosegue così a punteggio pieno e sempre più in testa: il Napoli scivola a -6.
A mitigare in parte la gioia per l'importante successo contro i partenopei la notizia, arrivata a sorpresa, dell'addio dell'ad Beppe Marotta. Parlando a Sky nel postpartita, il dirigente ha spiegato che non rientrerà nella lista per i consiglieri di amministrazione per il prossimo Cda. Marotta spiega che resterà direttore dell’area sportiva, ma non annuncia fino a quando. Nel finale del suo intervento, ha spiegato che «di fatto, la mia strada e quella della Juventus si separano». Il dirigente bianconero non ha voluto rilasciare ulteriori commenti. Che possa entrare nella corsa per il ruolo di presidente della Figc? Il diretto interessato ha comunque smentito.
LA PARTITA
C'è Dybala nell'undici titolare scelto da Max Allegri: il numero 10 agisce nel reparto avanzato, in compagnia di Mandzukic e Cristiano Ronaldo. Il resto della formazione bianconera è formato da Szczęsny in porta; Cancelo, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro in difesa. Emre Can, Pjanic e Matuidi compongono invece la linea mediana.
Sul fronte opposto, Carlo Ancelotti opta per il 4-4-2 e manda in campo Ospina tra i pali; Hysaj, Albiol, Koulibaly e Mario Rui a formare la retroguardia; Callejon, Allan, Hamsik e Zielinski a centrocampo; Insigne e Mertens in avanti.
Squadre in campo con i classici colori sociali e si comincia. Parte decisamente meglio il Napoli che al 6' coglie il palo con un tiro da fuori di Zielinski. La Juve trema, Insigne tenta a farla cadere con un tiro a giro all'8': para Szczęsny. Ronaldo prova a scuotere i suoi al 9', la sua botta respinta da Ospina è però il preludio al vantaggio del Napoli: al 10' Mertens raccoglie l'invito di Callejon e da distanza ravvicinata deposita il pallone in rete.
La reazione dei padroni di casa porta ancora lo zampino di CR7: al 14' conclusione centrale dal limite dell'area, Ospina blocca. Al 24' dura entrata di Mario Rui su Pjanic, giallo per il giocatore partenopeo. La contesa si accende, la Juve sale di tono e al 26' pareggia: Ronaldo giganteggia sulla sinistra e mette in mezzo un pallone che Mandzukic deve solo appoggiare alle spalle del portiere.
Sulle ali dell'entusiasmo, la squadra di Allegri sfiora il 2-1 al 28': punizione da posizione defilata di Ronaldo, Ospina si supera ma lascia lì il pallone, si accende una mischia a pochi passi dalla linea di porta con Chiellini che viene murato in extremis. È tutta un'altra Vecchia Signora rispetto ad inizio gara.
I ritmi si abbassano fisiologicamente intorno alla mezz'ora, salvo riaccendersi al 39' quando la Juve parte in contropiede: Koulibaly spende il fallo per fermare Ronaldo e viene ammonito. Al 43' si rivede la compagine di Ancelotti: azione personale di Insigne chiusa con un tiro a giro sul fondo. Un minuto dopo è Dybala a cercare la pennellata d'autore: sfera lontana dal bersaglio. La frazione si conclude senza ulteriori sussulti, all'intervallo è 1-1.
Nessuna novità ad inizio ripresa, ma match subito vivo e Juve in gol dopo neanche cinque minuti: Dybala avvia l'azione, la sfera giunge a Ronaldo che chiude il destro colpendo il palo, Mandzukic è il più lesto ad avventarsi sulla sfera e firma il sorpasso. Al 52' Napoli che si riaffaccia dalle parti di Szczęsny: Koulibaly ci prova, ma la mira è troppo larga. Al 55' ammonito Hysaj, ma azzurri pericolosi al 57' con un tiro di Insigne che Szczęsny non riesce a trattenere: provvidenziale il salvataggio sulla linea di porta da parte di Alex Sandro.
Al 58' il Napoli rimane in dieci: Mario Rui atterra Dybala, secondo giallo per lui e partita finita. Ancelotti corre ai ripari: dentro Malcuit e Milik per Zielinski e Mertens. Allegri ribatte con Bentancur al posto di Emre Can. Al 64' finisce la partita di Dybala, travolto dagli applausi dello Stadium, al suo posto ecco Bernardeschi.
Nonostante l'inferiorità numerica la squadra ospite prende in mano le operazioni, complice una Juve troppo attendista: al 69' ammonito Cancelo che stoppa con le cattive l'avanzata di Koulibaly. Al 70' ultimo cambio per i partenopei: ecco Ruiz per Hamsik. Al 72' occasionissima Napoli: Callejon ha sui piedi la palla del 2-2, Szczęsny dimostra il perché la società campione d'Italia ha deciso di puntare su di lui per il dopo Buffon e salva il risultato. L'importanza dell'intervento del numero 1 polacco assume ulteriore valore al minuto 77: sugli sviluppi di un corner, Bonucci irrompe in scivolata sul secondo palo e fa tris. Festa grande a Torino.
All'83' bianconeri vicini al poker: Ronaldo sciupa malamente. Un minuto dopo standing ovation per Mario Mandzukic: entra Cuadrado. Gli ultimi minuti offrono qualche tentativo di poker tentato senza fortuna da Ronaldo: al 95' il fischio finale, Juventus batte Napoli 3-1.
Martedì, sempre allo Stadium, torna la Champions: alle 18.55 la gara con gli svizzeri dello Young Boys.