Attualità - 03 ottobre 2018, 07:45

A Mirafiori arriva la "mamma di quartiere" per aiutare le famiglie in difficoltà

Il progetto di AICS si sviluppa a partire dallo Spazio Famiglie di via Negarville, dove convivono tutte le fasce d'età in un unico ambiente educativo e ludico, "come si faceva una volta nei paesi"

A Mirafiori arriva la "mamma di quartiere" per aiutare le famiglie in difficoltà

Una coccola materna per chi in casa ha bisogno di aiuto e sostegno: è questo l’intento del nuovo progetto di AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport) che da diverso tempo opera all’interno dello Spazio Famiglie 10 di Mirafiori Sud. La “mamma di quartiere” dovrà fornire un supporto concreto alle famiglie in difficoltà, accompagnandole nella gestione della casa e dei figli. Le più problematiche saranno segnalate dai servizi sociali, e la persona incaricata dovrà dare loro una mano nella quotidiana conduzione delle faccende domestiche. Per le prestazioni offerte è anche previsto un piccolo compenso.

Il progetto, presentato in Circoscrizione 2, è ancora in fase di definizione, ma ben si adatta allo scopo primario dello Spazio Famiglie di via Negarville: far star bene gli utenti stimolando la convivenza tra età anagrafiche diverse, in un unico ambiente costruttivo. “È nato come una vera e propria scommessa territoriale”, racconta il coordinatore ai servizi sociali Vincenzo Camarda. “Volevamo creare uno spazio che accogliesse tutte le fasce d’età, da 0 a 99 anni, senza esclusioni. Col tempo la struttura si è aperta ad altre attività e l’utenza si è allargata. In questa porzione di quartiere è un presidio irrinunciabile per quello che offre”.

Una realtà che ha avuto origine nel 2010, con la messa a disposizione dei locali, e gestita da AICS a partire dal 2013, con il supporto di Fondazione della Comunità di Mirafiori. Tessere reti sociali che siano un naturale punto di riferimento nella cura dei figli, un po’ come succedeva una volta nei paesi: questa la missione di una rete solidale sempre più diffusa laddove coabitano i più diversi servizi alla persona.

Nel nostro Spazio Famiglie tutti possono interagire gli uni con gli altri a seconda delle proprie possibilità”, spiega Loredana Santimaria di AICS. “Cerchiamo di andare incontro alle esigenze e gli interessi di ognuno. Per gli anziani, ad esempio, organizziamo gite, letture di giornali, piccoli corsi di informatica. Recentemente sono state ristrutturate le stanze da gioco per i bambini più piccoli, con i laboratori creativi. Accogliamo nel pomeriggio la fascia 3-6 anni, ma molti vengono con fratelli e sorelle più grandi, che sfogano tutta la loro energia in attività di gioco a loro dedicate”.

Quest’anno lo spazio è aperto da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 e poi dalle 15 alle 19, ma è anche prevista una giornata di attività al mese, nel weekend, con orario continuato.

Sono state inviate oltre 500 lettere alle famiglie coordinate dai servizi sociali per promuovere la partecipazione”, spiega Camarda. Tra le iniziative avviate, anche un laboratorio di sartoria sociale all’interno del progetto “Mira Up”, con lo scopo di confezionare bandiere per abbellire le case popolari di via Artom e via Fratelli Garrone. Una vera e propria bottega di quartiere per lo sviluppo di “mini professionalità”, dove le signore più abili ed esperte insegnano alle forze fresche i trucchi del mestiere, proprio come si faceva una volta.

Manuela Marascio

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