Collegno-Rivoli-Grugliasco - 03 ottobre 2018, 17:08

Collegno, la storia del manicomio e della follia raccontata attraverso l'arte dei ragazzi

Dopo due anni di impegno, diventa una mostra il lavoro portato avanti dagli allievi del liceo artistico Cottini di Torino. Venerdì 5 ottobre l'inaugurazione. Casciano: "Il viaggio attraverso l'esperienza del manicomio assume un valore sociale oltre che culturale a 40 anni dalla Legge Basaglia"

Collegno, la storia del manicomio e della follia raccontata attraverso l'arte dei ragazzi

Il colore di una emozione, fatta di una espressione artistica che diviene testimone del mistero della follia. Gli studenti del Liceo Artistico Statale "Renato Cottini" hanno scoperto nuove sfumature, addentrandosi nella parte più profonda di se stessi per riflettere e coniugare in un binomio di arte ed stati d'animo la follia che si cela dietro ogni emozione, portando avanti un progetto durato due anni. In collaborazione con l'ASL TO3 e la biblioteca dell'ex ospedale psichiatrico di Collegno, gli allievi hanno avuto la preziosa occasione di vedere con i propri occhi una realtà che ha concesso loro di aprirsi all'arte realizzando delle opere di loro creazione, ricercando dentro di sé una nuova prospettiva.

A quarant'anni dall'emanazione della Legge Basaglia, Collegno ha aperto nuovamente le sue porte ad una nuova ondata culturale i cui primi promotori sono proprio le nuove generazioni, che si fanno testimoni del recupero di una storia che non va dimenticata. Una innovativa espressione artistica, dunque, che intende riportare la storia di Collegno al di là  del muro, per essere esplorata e colta nella più umana delle sue interpretazioni. Un luogo storico come l'ex manicomio viene dunque nuovamente liberato cercando conforto nell'arte degli allievi del Liceo Cottini che, aiutati e sostenuti dai propri docenti, hanno saputo cogliere la memoria storica di Collegno per valorizzarla con le proprie produzione artistiche in un progetto di alternanza scuola-lavoro.

Nel riscoprire ed esplorare la capacità di ascoltare il proprio sé e le opere di Collegno, i ragazzi della classe 3B, dopo la collaborazione con il Laboratorio Zanzara, hanno lavorato a due progetti, realizzando dei manifesti i cui disegni, realizzati da persone con disagio mentale ospiti della ONLUS, sono stati elaborati con tecnica digitale. Ed è, invece, attraverso l'arte che anche gli studenti delle classi 4B e 4C hanno sperimentato con la pittura le sensazione e gli stati d'animo per riflettere sulle emozioni.

"Il viaggio attraverso l'esperienza del manicomio assume un valore sociale oltre che culturale a 40 anni dalla Legge Basaglia che quei luoghi di violenze e disperazione li ha chiusi - hanno sostenuto il sindaco Francesco Casciano e l'assessore Matteo Cavallone -. Un grazie agli allievi e agli insegnanti del Liceo "Renato Cottini" di Torino che hanno affrontato con entusiasmo e rigore questa sfida, ottenendo ottimi risultati".

"Il colore delle emozioni" verrà inaugurata venerdì 5 alle 17 presso la Sala delle Arti e la mostra sarà visitabile fino al 20 ottobre.

Diana Tassone

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