Per la mancata candidatura di Torino alle Olimpiadi del 2026 c’è chi è felice. È il Comitato No Olimpiadi, che per sabato 6 ottobre, alle 20, ha organizzato una festa in piazza Santa Giulia. "I Giochi – spiegano – nacquero come momentum di amicizia tra i popoli. Quei valori sono stati trasformati in un valore monetario, speculativo” .
Una posizione emersa peraltro anche in alcune parti della maggioranza comunale. “Tutte le città che hanno ospitato i Giochi Olimpici – prosegue il comitato – sono state poi travolte dai debiti. Anche il Governo italiano, nel quale non ci riconosciamo, ha preso atto del massacro economico che rappresentano le Olimpiadi oggi. Essere contrari e celebrare con una festa la non candidatura è un importante passo per la liberazione dei Giochi Olimpici dalla speculazione finanziaria, dal debito e dalla devastazione ambientale".
L’iniziativa non è andata giù a Luca Deri, presidente della Circoscrizione 7, la quale già nell’ultimo consiglio ha chiesto chiarimenti al Comune sulla mancata candidatura. “Leggo sui giornali – ha scritto il presidente ieri sera su Facebook – che sabato il Comitato No Olimpiadi ha deciso di festeggiare in piazza Santa Giulia. A parte i ‘tafazzi’ di turno e il diritto sacrosanto di manifestare, vorrei sapere dalla sindaca Appendino se il comitato abbia richiesto tutte le autorizzazioni necessarie per svolgere la manifestazione. In caso affermativo ci domandiamo come mai la manifestazione sia stata autorizzata in una piazza già in difficoltà per la movida. Oppure piazza Santa Giulia è zona franca?”.
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