Secondo appuntamento della stagione autunnale per Il Piccolo Cinema di via Cavagnolo che, questa sera – martedì 9 –, proietterà un film peculiare e molto importante: Totò a colori, infatti, si staglia tra le prime pellicole – probabilmente la prima in assoluto – girate completamente a colori nella storia del cinema italiano.
Servitosi del sistema Ferraniacolor – uno dei procedimenti di cinematografia a colori sviluppato in Italia dalla Ferrania Technologies –, il lungometraggio, rilasciato nel 1952, è una vera e propria antologia che raccoglie i più celebri sketch di rivista del grande comico napoletano: dal comizio del gangster italoamericano impedito dalla banda del paese al camuffamento di Totò da burattino. Degni di nota, inoltre, la penna di Age e Scarpelli alla sceneggiatura e la regia di Steno.
Il Piccolo Cinema è un progetto dell’associazione Antiloco, nata nel febbraio 2004 dall’idea di un gruppo di ragazzi eterogeneo, composto da artisti, film-maker, antropologi, critici letterari, storici, accomunati, questi ultimi, dalla voglia di produrre cultura, indirizzata a tutti e non slegata dai problemi sociali, e dal tentativo di favorire una partecipazione il più possibile ampia e inclusiva da parte dei cittadini.
Il Piccolo Cinema è, allora, un luogo di discussione aperto, un laboratorio di immagini, un atelier di idee. Un forum, una piazza, un luogo di incontro che utilizza il cinema per comprendere il mondo e aprirsi a esso. E viceversa, nutrendosi, a sua volta, anche della vita per capire il cinema e per affrontarlo consapevolmente. È un nuovo modo per stare insieme, dal basso, privo di gerarchia, dove l’aggettivo “piccolo” si propone proprio di sottolineare la dimensione domestica e amichevole che caratterizza lo spazio: uno specchio della vita, un modo per osservarla attraverso una lente minuta, in modo intimo e insieme collettivo.