L’apertura delle due finestre orarie che permette la libera circolazione dei veicoli degli artigiani che utilizzano il proprio mezzo come strumento di lavoro, è una deroga apprezzabile ma non sufficiente per garantire il pieno svolgimento dell’attività di un artigiano". Così si è espresso sulle nuove norme entrate in vigore da oggi Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino.
"I servizi e i lavori svolti dagli artigiani (giardinieri, idraulici, ecc.) non possono essere vincolati a fasce orarie, infatti richiedono la piena e totale liberà di movimento. Non vogliamo contrapporre il lavoro alla salute, ma tali vincoli orari si traducono in una doppia penalizzazione (per l’artigiano e per il cittadino-utente), senza apprezzabili ricadute in termini ambientali. Inoltre gli incentivi per cambiare il parco auto saranno in vigore dall’inizio del prossimo anno: nell’attesa dobbiamo accettare di lavorare a singhiozzo".
"Non solo. A complicarci la vita anche le disomogee decisioni adottate dai Comuni, come nel caso di Moncalieri dove il blocco dei veicoli maggiormente inquinanti riguarderà anche quelli utilizzati dagli artigiani, senza deroga. Al danno dei vincoli orari anche la complicazione dei divieti che cambiano a macchia di leopardo: non vi sembra un po’ troppo?".