Politica - 15 ottobre 2018, 17:26

Olimpiadi invernali 2026, Appendino: "È un peccato che Torino e le sue valli non siano candidate"

"Noi - ha spiegato la sindaca in Consiglio comunale - abbiamo tentato in tutti i modi con i comuni olimpici di portare avanti modello in cui credevamo"

Olimpiadi invernali 2026, Appendino: "È un peccato che Torino e le sue valli non siano candidate"

"È un peccato che Torino e le sue valli non siano candidate alle Olimpiadi 2026: ci abbiamo provato fino all'ultimo". È questo in sintesi il messaggio che ha voluto ribadire il sindaco Chiara Appendino oggi in Consiglio in risposta all'interpellanza generale presentata dalla minoranza sui Giochi Olimpici.

La prima cittadina ha ripercorso l'iter che ha portato la Città a rinunciare alla candidatura.

"Le incertezze riguardo ad un evento a 3, che io non ho mai condiviso nella ratio - ha detto Appendino in riferimento alla proposta del Coni della candidatura Cortina, Milano, Torino - non sono state sciolte".

La sindaca ha poi dunque voluto di ribadire la forza della candidatura in solitaria di Torino e delle sue valli.

"Se avessimo potuto portare avanti il nostro modello - ha spiegato - basato sul riuso, riutilizzo e basso impatto ambientale saremmo stato il primo caso in Italia in perfetta coerenza con la legacy del Cio".

"Ho detto più volte - ha proseguito la prima cittadina - che un evento olimpico può essere una occasione, però per esserla deve essere un progetto in cui i costi sono minori della opportunità, non solo di investimento iniziale, ma ritorno su territorio".

"Noi abbiamo tentato in tutti i modi con i comuni olimpici di portare avanti modello in cui credevamo. Non è vero che non abbiamo portato avanti la partita, ma dipende da che partita uno portava avanti: io ci ho provato col modello in cui credevo", ha concluso la sindaca.

Cinzia Gatti

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