Jamal è uno studente del Bronx, appassionato di letteratura e con uno spiccato talento per il basket. Un giorno, il ragazzo incontra William Forrester, anziano scrittore che, dopo aver vinto il Premio Pulitzer, ha deciso di vivere recluso nel suo appartamento di New York. Medesimo mestiere cui Jamal, inoltre, aspira per il proprio futuro: per tale motivo, dunque, il giovane lascia un quaderno con i suoi scritti presso la casa del celebre autore, dando vita, così, a una vicenda concatenata che cambierà la vita di entrambi i protagonisti.
Si tratta della trama di “Scoprendo Forrester”, pellicola di Gus Van Sant che verrà proiettata, questa sera – martedì 16 – alle ore 21.30, in occasione del terzo appuntamento della stagione autunnale, negli spazi de Il Piccolo Cinema di via Cavagnolo.
Il Piccolo Cinema è un progetto dell’associazione Antiloco, nata nel febbraio 2004 dall’idea di un gruppo di ragazzi eterogeneo, composto da artisti, film-maker, antropologi, critici letterari, storici, accomunati, questi ultimi, dalla voglia di produrre cultura, indirizzata a tutti e non slegata dai problemi sociali, e dal tentativo di favorire una partecipazione il più possibile ampia e inclusiva da parte dei cittadini.
Il Piccolo Cinema è, allora, un luogo di discussione aperto, un laboratorio di immagini, un atelier di idee. Un forum, una piazza, un luogo di incontro che utilizza il cinema per comprendere il mondo e aprirsi a esso. E viceversa, nutrendosi, a sua volta, anche della vita per capire il cinema e per affrontarlo consapevolmente. È un nuovo modo per stare insieme, dal basso, privo di gerarchia, dove l’aggettivo “piccolo” si propone proprio di sottolineare la dimensione domestica e amichevole che caratterizza lo spazio: uno specchio della vita, un modo per osservarla attraverso una lente minuta, in modo intimo e insieme collettivo.