«La nostra storia comincia con i Greci. Sono loro che ci hanno inventato», così scrisse Jean-Pierre Vernant, lo studioso che ci ha insegnato a guardare ai classici con gli occhi del presente. E i loro antichissimi miti sono arrivati fino a noi, e in modo pervasivo hanno plasmato la nostra identità. Sono “parole, discorsi, narrazioni, leggende”, spesso affascinanti ma anche tremende, a questo rimanda la parola “mito”, in greco “mŷthos”, e raccontano di dei ed eroi. Al Festival del Classico i miti ritornano, in dialoghi, lezioni e letture per ritrovarsi, riflettere, tornare a immaginare.
ULISSE
Il primo eroe mitologico a prendere parola è Ulisse, nella lezione di Giulio Guidorizzi, tra i massimi grecisti e filologi italiani, che, a partire dal nuovo Ulisse. L’ultimo degli eroi (Einaudi), ci accompagna alla riscoperta di un uomo valoroso e multiforme, che però non aveva nessuna intenzione di lasciare Itaca per andare a combattere contro i Troiani. Eppure, ha espugnato la città di Priamo, grazie all’inganno del cavallo, ha affrontato tempeste, Ciclopi, Sirene e maghe ammalianti, tutto per tornare a casa. Sabato 20 ottobre, ore 18 al Circolo dei lettori parliamo dell’Odissea, storia da cui tutta la nostra letteratura occidentale ha origine e di Ulisse, il primo vero personaggio moderno.
IL MARE
E se Ulisse è l’eroe del mare, il “nostos”, colui che deve fare ritorno, il mare stesso, “thalassa” è personaggio, vasta distesa d’acqua salata, in cui è facile perdersi e perire. Non ha genere per i greci, anzi, li ha tutti: è sale, distesa, vastità, viaggio, riparo, profondità. Di un mare particolare, l’Egeo parla Giorgio Ieranò, docente di letteratura greca all'Università di Trento, in Arcipelago (Einaudi), racconto di un viaggio nello spazio e nel tempo attraverso le onde prodigiose, labirinti e colossi, vulcani e palazzi, tra terre sacre e luoghi arcani, in un luogo che da millenni è anche scenario della storia europea.
GLI AMORI
Succede al Festival del Classico: la grecista Eva Cantarella presenta in anteprima il suo nuovo saggio, è Gli amori degli altri (La nave di Teseo), sabato 20 ottobre, ore 17 all’Aula Magna della Cavallerizza Reale. Sono trenta storie d’amore, diversissime tra loro, da Zeus, primo molestatore seriale della storia occidentale, a Cesare, “il marito di tutte le mogli e la moglie di tutti i mariti”, per conoscere Greci e Romani e capire meglio il nostro rapporto con “gli altri”.
LE CITTÀ
Da oltre duemila anni i miti continuano a porre interrogativi. Sono solo narrazioni affascinanti, talora bizzarre, oppure celano verità profonde e inaudite rivelazioni? Vanno conosciuti perché innanzitutto tramandano regole e significati di una cultura, e mettono a nudo le passioni, i dilemmi e le inquietudini della modernità. Maurizio Bettini, filologo, e antropologo, tra i massimi esperti di cultura latina, ci porta alla scoperta di Atene e Roma, città mitiche, in Narrare il mondo classico, domenica 21 ottobre, ore 11.