Eventi - 16 ottobre 2018, 18:20

La Torino dell'Ottocento va "A spasso con i fantasmi"

Giuseppe Culicchia protagonista del documentario diretto da Enrico Verra e promosso dalla Fondazione Bersezio. Un’opera leggera e densa di storie, al cinema dal 25 ottobre

La Torino dell'Ottocento va "A spasso con i fantasmi"

Vittorio Bersezio e la Torino ottocentesca. Come si fa a raccontare tutto questo a un grande pubblico, in maniera ordinata, comprensibile e coinvolgente? La sfida è stata raccolta da Enrico Verra, regista torinese, chiamato dalla Fondazione Vittorio Bersezio, ente amministrato dalla Compagnia di San Paolo, per realizzare un documentario a partire dagli scritti del fondatore della “Gazzetta Piemontese”, poi diventata “La Stampa”.

Verra ha coinvolto Giuseppe Culicchia, che ha scritto, sceneggiato e interpretato questo piccolo film, “A spasso con i fantasmi”, presentato al Ristorante Del Cambio. Il film uscirà a Torino il 25 ottobre, al Cinema Fratelli Marx (ore 21.15).

Il documentario, con lo scrittore a fare da narratore, mette in ordine gli avvenimenti più rilevanti della Torino dell’800, a partire dagli scritti di Vittorio Bersezio, che nell’opera “I miei tempi” raccontò fatti e personaggi della sua città. In una notte d’inverno, ecco la città, davanti all’obiettivo cinematografico e presa per mano da Culicchia, si apre e lascia che i fantasmi del passato si manifestino. Dall’ombra di Pietro Pantone, il disprezzato boia di Torino, al genio di Michele Novaro, autore della melodia che fa da inno al nostro Paese, fino ad arrivare a Friedrich Nietzsche, che in città abitò, restandone estasiato.

Uno dei problemi da risolvere, come ha sottolineato il regista, era l’ovvia mancanza di filmati dell’epoca. Questo ha portato a includere alcuni spezzoni di ricostruzioni televisive, ma anche una ricca scelta di fotografie di archivio, recuperate con un lavoro certosino da Carlo Griseri, esperto di cinema e neo-direttore di Seeyousound. “Ho chiamato Culicchia – ha spiegato Enrico Verra – e gli ho chiesto di rifare “Torino è casa mia”, ma nell’800. Ha accettato. Quel secolo, a Torino, c’è ancora, basta farlo vedere”. “È stato bello ritrovarsi dopo 20 anni, ma una cosa che non farò più – ha ironizzato lo scrittore – sarà ambientare un flm con me in scena girato di notte a gennaio”. Troppo freddo, del resto il clima torinese non lascia scampo.

“Mi sono ritrovato nelle parole di Bersezio – ha aggiunto Culicchia – che davvero ha raccontato Torino in maniera molto vivace e originale, piena di umorismo”. Sono diversi i partner del progetto, che potrebbe essere proposto agli assessorati al turismo di Comune e Regione, affinché sia valutato come potenziale opera promozionale. In effetti avrebbe le carte in regola per esserlo. Il film è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Torino e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

Paolo Morelli

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