Centro - 17 ottobre 2018, 06:00

Centro Sportivo Urbano Il Magnifico

Un altro anno è passato, ma sembra ieri. 17 ottobre 2015, posa della prima pietra del Filadelfia.

Centro Sportivo Urbano Il Magnifico

Un altro anno è passato, ma sembra ieri. 17 ottobre 2015, posa della prima pietra del Filadelfia.

In uno slancio di euforia, levando al cielo la cornetta di Oreste Bolmida, in cui avevo soffiato tutto il mio fiato e la mia emozione, al termine di un accorato discorso, gridai: “oggi torniamo a casa, cazzo!”.

Nel frattempo la prima pietra è stata seguita da tante altre e il primo lotto del Fila è stato ricostruito. Ci sono volute un sacco di discussioni, di CdA tribolati, a volte arrabbiati, sempre molto tesi. Durante uno di questi, tra l'arrabbiato ed il provocatorio, come nel mio stile, dichiarai che senza il completamento di tutti e tre i lotti, e senza la presenza del Popolo Granata, non sarebbe stato il Fila, ma il “Centro Sportivo Urbano il Magnifico”.

Siamo giunti infine, il 25 maggio del 2017, alla tanto agognata, sospirata e sofferta inaugurazione. Una cerimonia, che benché sia stata celebrata sotto tono, molto sotto tono, troppo sotto tono, ha visto la partecipazione ordinata quanto appassionata, di cinquantamila cuori granata, e non solo. Perché anche molti altri veri sportivi, anche se dell'altra metà del cielo calcistico cittadino, vi parteciparono, perché la rinascita di un simbolo torinese come il Fila, era una festa per tutti, non solo per noi.

Ma dopo che i riflettori si sono spenti, sul Fila è calato l’oblio. I lavori per il secondo lotto, che sembrava dovessero andare in continuità, non sono ancora neppure stati appaltati. Non parliamo del terzo lotto, che sta sulle bocche di molti, ma nel cuore di pochi.

E mentre il futuro è sempre più remoto, il presente parla di un impianto che sta già mostrando le prime rughe, malgrado sia ancora giovanissimo. Il manto erboso del primo campo è da rifare e il secondo non tarderà molto a seguirlo. Il cortile si sta sollevando, ma ahimè non per l’eccessivo calpestio, perché è sempre chiuso, malgrado nelle intenzioni di tutti noi, ci fosse la speranza di rivederlo ad essere l’agorà granata, il centro nevralgico e pulsante del tifo, com'era stato per tanti decenni.

E quindi di che Fila stiamo parlando? Della vecchia e gloriosa Fossa dei Leoni, del Tempio degli Immortali o del Centro Sportivo Urbano il Magnifico?

Vi dò un piccolo aiuto per scoprire la risposta: dal giorno dell'inaugurazione, sono stato talmente schifato da come sono state gestite molte situazioni, che non ci ho più rimesso piede, malgrado tutto quello che ho fatto per vederlo rinascere.

È sufficiente come indizio?

Oggi, stiamo ancora aspettando di tornare a casa, cazzo!

Domenico Beccaria

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU