Attualità - 18 ottobre 2018, 11:50

Il Mise boccia Torino: "Per uscire dal buco non bastano cibo, turismo e cultura: bisogna mettere al centro manifattura"

Il giudizio emerge dal direttore generale Stefano Firpo, intervenuto al convegno su "Industria 4.0"

Il Mise boccia Torino: "Per uscire dal buco non bastano cibo, turismo e cultura: bisogna mettere al centro manifattura"

È giudizio molto critico su Torino, sui suoi attori economici e politici presenti e passati, quello che emerge dal Direttore Generale del Mise Stefano Firpo, intervenuto oggi al convegno su "Industria 4.0", organizzato dalla Fim-Cisl Torino Canavese.

Dal palco di corso Siracusa Firpo non usa mezze parole per definire il quadro attuale. "Chi pensa - ha commentato - che Torino possa uscire dalla crisi con cibo, turismo e cultura sbaglia: la città può venire fuori dal buco in cui è precipitata mettendo al centro la manifattura". Un pensiero condiviso nel suo intervento anche dal Presidente dell'Amma Giorgio Marsiaj che ha evidenziato come per Torino: "Un museo e un ristorante non sia un'alternativa, ma un completamento. La città ha una storia industriale e ci sono centri di eccellenza: ripetiamolo a tutti e anche a Fca, soprattutto a chi ha preso il bastone del comando dopo Marchionne".

Per Firpo dunque una soluzione per permettere al capoluogo di tornare ad essere competitivo, creare posti di lavoro e attrarre investimenti viene da "Industria 4.0". "Penso possa aiutare - ha aggiunto il Direttore del Mise - a rimettere al centro l'industria e fare uscire dall'illusione quella parte dirigenziale che pensava bastasse accompagnare il capoluogo verso la transizione ai servizi".

Secondo Firpo è poi necessario uscire dal provincialismo, non solo "sulla Tav, ma anche su Milano. Dieci anni fa c'era un'occasione pazzesca di costruire una cabina di regia con il capoluogo: riprendiamo il discorso, così come le connessioni con Roma". Il Direttore generale del MISE ha poi espresso parole molto dure verso Compagnia di San Paolo, "che da soldi ai soliti noti, ma per la quale sarebbe necessario accendere un motorino per la crescita", e sulla Camera di Commercio. "In Italia - ha spiegato Firpo - l'ente del capoluogo è quello più burocratico nel settore delle registrazioni di startup." Giudizio negativo anche sull'infrastruttura della banda larga "che non è degna".

Cinzia Gatti

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