Le Vallette si mobilitano per riavere il pediatra. A seguito di pensionamento, da gennaio 2018 il quartiere della periferia nord di Torino non ha più un medico che si occupi dei bimbi: le famiglie sono dunque costrette a recarsi nelle zone limitrofe per ottenere assistenza.
L'associazione "Donne in rosa" - con il sostegno di tutte le realtà associative e i commercianti - si è fatta dunque promotrice di una raccolta firme, che ha avuto circa un migliaio di adesioni, per chiedere di nuovo il pediatra. Alcune farmacie del quartiere hanno dato la propria disponibilità a fornire gratuitamente, per alcune ore, uno spazio ricavato all'interno dei loro locali.
Una mobilitazione sostenuta anche dalla Capogruppo di Uscita di Sicurezza Deborah Montalbano, che ha sottoposto la petizione all'assessore ai servizi sociali Sonia Schellino. "È molto importante - evidenzia Montalbano - aver avuto la disponibilità della Schellino a portare questa istanza del quartiere Le Vallette in conferenza socio sanitaria".
Il problema però è di carattere più ampio, come emerso questa mattina in commissione servizi sociali, dove è stata discussa la mozione della consigliera del Pd Monica Canalis. L'esponente dem, per prima a giugno 2018, aveva depositato un'interpellanza sull'assenza di un pediatra a Le Vallette.
Dalla fine del 2017 a Torino si registra una scarsità di medici per l'infanzia. A livello locale, secondo Canalis, il Comune potrebbe impegnarsi a convocare una conferenza sanitaria, al fine di avviare una trattativa contrattuale con i pediatri, per accettare una compartimentazione più piccola di quella attuale. Questa permetterebbe di avere degli ambiti sanitari più piccoli e in conseguenza una maggior copertura territoriale".
Altra ipotesi, per l'esponente del Pd, "aumentare gli accessi alle scuole di specializzazione".