Politica - 29 ottobre 2018, 18:32

Torino dice no alla Tav, M5S: "Mausoleo a un sistema economico finito"

L'ordine del giorno della maggioranza contro la Torino-Lione è stato approvato con 23 voti favorevoli. Sancisce ufficialmente la contrarietà della Città all'opera

Torino dice no alla Tav, M5S: "Mausoleo a un sistema economico finito"

 

"Il no alla Tav vuol dire sì alle priorità e alle reali esigenze del territorio: quando sarà terminata sarà un mausoleo ad un sistema economico finito." A dirlo è la capogruppo del M5S Valentina Sganga, durante la discussione dell'ordine del giorno della maggioranza contro la Torino-Lione in Sala Rossa. L'atto, approvato con 23 voti favorevoli e 2 contrari, sancisce ufficialmente la contrarietà della Città all'opera. 

"Dal punto di vista trasportistico - ha aggiunto Sganga - la Torino-Lione non ha più senso: secondo un documento del Governo Gentiloni era basata su stime sbagliate e previsioni infondate". La capogruppo ha poi voluto sottolineare come "nessuno di noi qui è nemico del progresso, auspica la decrescita economica e l'isolamento del territorio: il nostro avversario però è contro la ripetizioni di errori". In riferimento al faccia a faccia prima del consiglio comunale con i rappresentanti del mondo economico favorevoli alla realizzazione dell'opera, Sganga ha osservato che "negli appelli di parte del mondo industriale, cooperativo e sindacale ho visto poco coraggio e anche una certa rassegnazione culturale". Secondo l'esponente pentastellata tutti "insieme si deve trovare il coraggio di pretendere nuovi modelli di investimenti pubblici". Sganga ha poi concluso dicendo che il "no alla Tav ha una piena legittimazione democratica".

A intervenire anche la collega Maura Paoli, che ha spiegato "come Chiara ha provato a farci ragionare." "Dopo gli ultimi appelli - ha aggiunto - abbiamo voluto mettere in discussione tutte le nostre convinzioni e ragionare insieme". Paoli spiega come "tutte le volte che abbiamo cercato dei dati a supporto dell'opera non ci è stato fornito granché", così come non è "stato trovato nessun documento di accordi internazionali tra Italia e Francia che prevedessero esborsi di penali" in caso di stop all'opera. "Siamo così sicuri della nostra posizione da metterla in discussione e sospendere i lavori in attesa dell'analisi costi benefici che a noi non fa paura", ha concluso Paoli.

A replicare a queste parole il capogruppo della Lega Fabrizio Ricca, che ha evidenziato come questo Odg "sia un atto di fuga in avanti del M5S rispetto al contratto di Governo". "Stiamo aspettando - ha aggiunto l'esponente del Carroccio - l'analisi costi-benefici: oggi è stata una presa di posizione puramente ideologica". "La Lega è da sempre favorevole alla Tav: il Piemonte non può essere tagliato fuori dai corridoi commerciali e isolato dall'Europa". Molto critica la posizione del capogruppo della lista civica Morano Alberto Morano, che ha commentato: "Torino è stata affidata a persone con l'esperienza di un bambino di 5 anni, senza alcuna capacità di gestione dei problemi".

Cinzia Gatti

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