Limiti orari imposti ai minimarket etnici e normative per contenere la malamovida. E se il problema da risolvere fosse ancora un altro, soprattutto in un quartiere attivo e giovanile come San Salvario? A porre la questione è Augusto Montaruli, capogruppo LeU in Circoscrizione 8, che presenterà in consiglio una mozione sul possibile “codice etico” da applicare alla vendita e somministrazione dei superalcolici.
Lo spunto viene dalle offerte stracciate esposte a caratteri grandi fuori da alcuni locali del quartiere. Un chupito a 1 euro, ma solo 10 per 14. Per non parlare delle differenze di prezzo riservate alla cosiddetta fascia “happy hour”, ad esempio con due drink a 6 euro. Quel genere di convenienza cui i ragazzi ricorrono per necessità, approfittando della facile occasione di “sballo” a cifre modiche. "Questa speculazione non è più tollerabile”, spiega Montaruli. “Sconti su cocktail devastanti e di dubbia qualità: ecco l’offerta creata apposta per i giovani, che se combinata con qualche forma di stupefacente può risultare fatale”.
La proposta alla giunta della Circoscrizione 8 è quindi di lavorare a un codice – con l’aiuto di esperti e servizi sanitari – sulla somministrazione dell’alcol da sottoporre alle associazioni di categoria e agli esercenti. “Propongo che l’elenco di chi sottoscrive sia reso pubblico e a disposizione dei cittadini”, precisa Montaruli. “Credo sia un servizio dovuto che aiuta anche a capire chi svolge l’attività commerciale in modo responsabile e chi no, a prescindere dall’etnia”.