Economia e lavoro - 31 ottobre 2018, 13:53

Comital-Lamalu, il sollievo dei sindacati: "Dodici mesi di respiro, ma serve un nuovo investitore"

Basso e Di Dato (Uilm): "Monitoreremo la situazione, perché vanno tutelati i posti di lavoro". Bellono e Vermena (Fiom): "Soluzione parziale, ma resta un buco di tre mesi dopo il fallimento"

Comital-Lamalu, il sollievo dei sindacati: "Dodici mesi di respiro, ma serve un nuovo investitore"

Forse non sarà la soluzione a tutti i mali, ma la novità arrivata oggi insieme al vicepremier Di Maio sulla crisi Comital-Lamalu quantomeno sottrae per un anno i 130 lavoratori delle due aziende di Volpiano allo spettro che li aveva accompagnati fin qui: quello del reddito a zero.

Soddisfatti i sindacati, che non si nascondono però come la strada sia ancora lunga. “È positivo che il Governo abbia autorizzato gli ammortizzatori straordinari per i lavoratori Comital e Lamalù e per tutte le aziende che versano in una situazione analoga - dichiarano Dario Basso, segretario della Uilm di Torino, e Ciro Di Dato, responsabile territoriale per la Uilm: . È evidente che questi 12 mesi di respiro per i lavoratori dovranno essere utilizzati per individuare una soluzione industriale definitiva. Sarà nostra cura monitorare passo passo l’evoluzione di questa vicenda affinché vengano tutelati tutti i posti di lavoro”.

E accanto ai posti di lavoro c'è anche un allarme legato al "buco" di tre mesi tra la dichiarazione di fallimento e l'avvio della cassa integrazione. "Finalmente si risolve, anche se in modo parziale, grazie alla perseveranza dei lavoratori e dei loro rappresentanti, un problema che era stato dato per risolto già nelle settimane scorse - commentano Federico Bellono e Julia Vermena della Fiom -. Una boccata d'ossigeno per i lavoratori, in attesa che il nuovo bando consenta nuove offerte d'acquisto per le due aziende di Volpiano. Nessuna copertura retributiva né contributiva per I primi 3 mesi segùti al fallimento. I passaggi che nelle prossime ore e nei prossimi giorni dovranno dare operatività a quanto deciso, non possono in alcun modo subire slittamenti".

Massimiliano Sciullo

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