Cultura e spettacoli - 04 novembre 2018, 15:00

A Colazione in Barriera "la quadratura del cerchio" esposta a "Collision and Missing Parts"

L'appuntamento con cornetto e caffè, giunto al decimo anno, si conferma come l'apertura più "cool" dell'ultimo giorno della settimana del contemporaneo a Torino

A Colazione in Barriera "la quadratura del cerchio" esposta a "Collision and Missing Parts"

Trovare una soluzione visiva ai problemi scientifici: è questo l'obiettivo della mostra "Collision and Missing Parts", in programma da oggi fino al 15 dicembre in via Crescentino 25. A segnare il debutto della doppia personale di Vadim Fishkin e Attila Csörgő - organizzata da Gregor Podnar- è Colazione a Barriera 2018.

L'appuntamento con cornetto e caffè, giunto al decimo anno, si conferma come l'apertura più "cool" dell'ultimo giorno della settimana del contemporaneo a Torino. Presenti - tra gli altri - gli assessori regionali alla Cultura e alle Attività Produttive Antonella Parigi e Giuseppina De Santis.

Il titolo "Collisions and Missing Parts" si riferisce a due delle opere esposte. Collision 1 e Collision 2 di Csörgő fotografano la collisione di palline d'acciaio che disegnano traiettorie in base alla traiettoria prescelta dall'artista. Missing Part di Fishkin introduce sulla scena un ventilatore a stelo senza pale. La proiezione dell'oggetto sul muro risulta però completa, riparando l'oggetto con un'immagine. 

In "miss Christmas" l'ombra acquisce autonomia: sulla parete lo spettatore vede infatti quella di una palma, ma nella realtà manca la pianta. Davanti troviamo un barattolo di vernice che crea un effetto di sospensione e introduce una riflessione sui limiti della rappresentazione pittorica. Il dialogo tra i vari corpi all'interno di una stessa opera continua anche in Clock Work. Una luce si riflette su uno specchio e proietta un'immagine in lento movimento sul muro. Il lavoro gioca sulla conciliazione di geometria piana e solida e di due modi di rappresentare il tempo attraverso il simbolo del cerchio e quello dell'infinito. In "Squaring the circle" di Attila Csörgő affronta l'irrisolvibile problema della quadratura del cerchio sul piano visivo, facendo di nuovo ricorso all'ombra. Il tema della circolarità ritorna in "Sisyphus Electronics": come nel mito, la pallina sospinta su un piano inclinato da un phon è condannata all'eterno ritorno senza la possibilità di rompere il circolo vizioso. 

A chiudere la mostra "Sun" e "Monotype", dove gli artisti si limitano a catturare un'immagine che si è creata indipendentemente dalla loro volontà attraverso le fotografie e il ready made.

Cinzia Gatti

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