Accordo di collaborazione tra il Comune e il Politecnico di Torino per la revisione del piano regolatore. "Si tratta di prefigurare il volto della Torino del futuro - ha sottolineato il vicesindaco Guido Montanari - e questo patto è dunque importante".
"Il quadro di riferimento del contesto urbano - ha continuato l'esponente della giunta Appendino - è infatti mutato, rispetto al piano regolatore vigente del 1995, sia per condizioni economiche sia per caratteristiche sociali e sia per la necessità di rivisitare attentamente la dotazione di servizi con una adeguata e capillare distribuzione sul territorio".
"Il nuovo strumento urbanistico dovrà avere inoltre una impronta di semplicità, trasparenza e resilienza, utile a rispondere in tempo reale alle necessità di trasformazione della città e in una visione metropolitana”, ha concluso Montanari.
"Potremo contribuire alla stesura del nuovo Piano regolatore generale - ha commentato il rettore del Politecnico Guido Saracco - aiutando la Città a precisare le peculiarità del proprio territorio sotto vari punti di vista, fornendo gli elementi per un’analisi dell’esistente a tutto tondo e per la costruzione di un modello di sviluppo fondato sui principi di coesione sociale e di sostenibilità, anche ambientale”.
Saranno dunque predisposti documenti tecnico-scientifici riguardanti gli elementi conoscitivi del territorio quali, ad esempio, i caratteri socio-economici, fisici, paesaggistici, culturali, le analisi demografiche, nonché i dati quantitativi e le condizioni del patrimonio edilizio. L’agire di tecnici comunali e ricercatori del Politecnico garantirà quindi una comune attività di impegno scientifico legata alle indagini preliminari da svolgere nelle varie fasi di pianificazione urbanistica e in un contesto dove il mettere a fattor comune conoscenze e competenze specifiche favorirà efficienza a beneficio della collettività.
Centrale nel riesame dell’architettura della città resterà la dinamicità delle attività produttive, del commercio di prossimità e delle aree mercatali. Attenzione sarà dedicata alla dotazione di infrastrutture, come nel caso della mobilità e delle nuove soluzioni legate all’abitare sociale.