torinoggi.it - 20 novembre 2018, 09:25

Mirafiori Sud si rimbocca le maniche: nel 2019 trasporti efficienti e negozi aperti per ripartire

Commercio e viabilità le due principali tematiche del Piano di Sviluppo annuale. Convocata Lapietra per la frequenza dei pullman. Da gennaio una nuova associaizone di via

Mirafiori Sud si rimbocca le maniche: nel 2019 trasporti efficienti e negozi aperti per ripartire

Il quartiere di Mirafiori Sud ha voglia di novità. E il nuovo, in questo caso, prende le mosse da un potenziale non sfruttato del tutto.

Così il Piano di Sviluppo annuale per il 2019, presentato in Circoscrizione 2, arriva in tempo per preparare il terreno su cui lavorare da gennaio in avanti. Viabilità, commercio e partecipazione degli abitanti: questi gli elementi in gioco.

Un trampolino di lancio è stata l'inaugurazione, a fine ottobre, della prima, vera piazza di Mirafiori, intitolata ai Santi Apostoli. Lì, lungo via Farinelli, si affacciano gli edifici del Centro Commerciale 13, che soffrono la moria e resistono a fatica in un uno spazio poco accogliente, mentre tutt'attorno tante altre serrande si sono abbassate. E si sta pensando di attuare un eventuale piano di ristrutturazione. "Il lavoro con i commercianti è molto duro, richiede tempo", spiega la presidente della commissione di quartiere Elena Zeppola. "Bisogna creare in loro una rinnovata fiducia verso la classe politica. Di certo Mirafiori non deve diventare un dormitorio, ma ha bisogno del passaggio di gente diversa, che voglia vivere il territorio". 

Una delle novità, in questo senso, sarà la nascita dell'associazione di via tra corso Unione Sovietica e via Cesare Pavese, operativa a partire da gennaio. Poi il lavoro con gli esercenti si sposterà in via Negarville e Roveda. "L'ideale sarebbe - continua la Zeppola - istituire un evento ricorrente ogni anno, e sempre più bello. Qualcosa in cui gli abitanti possano davvero riconoscersi, al di là delle classiche feste di via".

Già, perché i cittadini del solito copione iniziano a essere un po' stufi. In tanti si chiedono se le strade addobbate di palloncini e banchetti siano effettivamente utili al rilancio del commercio di vicinato. Dubbi che si accompagnano al sottoutilizzo di aree interessanti come il mercato coperto di via Plava, riqualificato con il bando AxTo ma tuttora desolato, con soli due banchi rimanenti. 

Quel che manca continua a essere la piena partecipazione dei residenti alla vita di comunità, salvo in alcune zone dove già sono presenti luoghi di aggregazione funzionali (ad esempio via Artom, dove si affaccia la Casa nel Parco, il centro Mirafleming per ragazzi o via Morandi, sede del progetto "Essere anziani a Mirafiori Sud"). Su questo punto si vuole - e si deve - continuare a insistere. 

Perché la periferia non ha più voglia di essere relegata al di fuori di qualsiasi confine. E il desiderio di inclusione passa anche attraverso la richiesta di maggiori collegamenti col resto della città.

L'assessora comunale alla viabilità Maria Lapietra è stata infatti interpellata per un incontro in circoscrizione sul tema trasporti. Sono tante le lamentele sollevate dai cittadini: la riduzione della linea 63 da tre a due mezzi, con passaggi a intervalli anche di 40 minuti; la linea serale del 71, che parte da via Farinelli alle 21, stesso orario in cui smontano i dipendenti del presidio sanitario Valletta; il 34, che non porta agli ospedali di Città della Salute nei giorni festivi; e infine il 40, da sempre una croce per gli studenti, costretti a lunghe attese negli orari di entrata e uscita da scuola."Facciamo una raccolta firme per dare alla giunta l'idea di quante persone richiedano il servizio", propone un cittadino. 

Intanto a dicembre saranno calendarizzati nuovi appuntamenti con la commissione di quartiere, mentre con l'anno nuovo si comincerà a lavorare sul Piano di Sviluppo del 2020.

Manuela Marascio

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