Cultura e spettacoli - 22 novembre 2018, 07:39

Questa sera, un viaggio tra le sonorità del Maghreb al Magazzino sul Po

A esibirsi, il progetto Ammar 808 e le voci del “Maghreb United”, per condurre gli astanti alla scoperta del futurismo nordafricano

Questa sera, un viaggio tra le sonorità del Maghreb al Magazzino sul Po

Un mondo sfaccettato ricco di creature magiche, bassi carichi di groove – ricreati dalla drum machine TR-808 della Roland – e beat fieramente aggressivi, valorizzati da tre voci del Maghreb che coesistono in un’atmosfera di contrasto ma intimamente pronta a volgere verso il cambiamento.

Il progetto, concepito e realizzato dall’acclamato produttore tunisino Sofyann Ben Youssef – si chiama, infatti, Ammar 808, e in esso si incontrano sonorità proprie delle radici da cui i musicisti derivano e musica elettronica, in un equilibrato connubio tra velleità panafricane, orgoglio e ispirazione umanitaria. Ritmi e pulsazioni ancestrali che saranno, quindi, sapientemente rievocate dalle voci di Mehdi Nassouli (Marocco),Cheb Hassen Tej (Tunisia) e Sofiane Saidi (Algeria), e il cui risultato è “Maghreb United”: un disco che riflette su temi fondamentali, quali le sorti della regione, il colonialismo e la lotta di liberazione dei popoli, promuovendo la necessità di una fratellanza e di un’unione in vista di un futuro migliore.

Ad aprire il concerto, ai Magazzini sul Po, Nina Simmons, il duo di musica elettronica costituito da Davide Vizio al sampling e programming e Jacopo Albini ai clarinetti e al fax, i quali daranno vita a una contaminazione di stili musicali – dall’elettronica, appunto, all’hip hop, dal jazz alla dub music – con una particolare attenzione verso la musica etnica di tutti i continenti.

Roberta Scalise

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