Successo di pubblico per la mostra “Studio per natura morente” di Hilario Isola, allo Studio-Museo Casorati di Pavarolo. È stata visitata da 500 persone nel corso delle otto giornate di apertura dal 6 ottobre, anche grazie alla collaborazione instaurata con Abbonamento Musei, che ha previsto visite guidate allo Studio-Museo, alla Casa Casorati e al Castello di Pavarolo.
Domani, sabato 24 novembre, con orario dalle 15 alle 18 e ingresso libero, sarà l'ultimo giorno per ammirarla. Il finissage vedrà la presenza allo Studio-Museo dell'artista visivo Hilario Isola, del sound artist Enrico Ascoli e del curatore Francesco Poli.
La chiusura della mostra, prevista per domenica 25 novembre, è stata anticipata di un giorno a causa della concomitanza con il rally di Castiglione Torinese e la conseguente chiusura delle strade a Pavarolo nella giornata del 25 novembre.
“Studio per natura morente” ha messo in dialogo tre differenti serie di opere: un manifesto, alcune piccole sculture e un’installazione sonora. Una riproduzione della “mela spaccata” di Felice Casorati (Collezione Gam Torino), trasfigurata da muffe cresciute sulla carta diventa manifesto della mostra e da nuova vita alla natura morta del ‘29. Alcuni piccoli frutti autoctoni colpiti da malattie e parassiti vengono rielaborati in piccole installazioni, nature morenti sospese tra l'atmosfera intima dello studio, la dimensione arcaica della campagna circostante e un ambiente sempre più contaminato e in crisi.
Nell’installazione Auspicio, realizzata con il sound artist Enrico Ascoli, del mosto fermenta in tre damigiane esalando gas che incanalato in piccoli flauti, richiami da caccia che simulano il canto degli uccelli, genera un inedito paesaggio sonoro. L’installazione sonora verrà presentata nella sua forma completa a maggio del 2019 alla Konzerthaus di Vienna, e verrà tradotta in un disco vinile d’artista di prossima uscita.
Lo Studio-Museo Casorati si trova in via del Rubino 9 a Pavarolo.
L’apertura è stata resa possibile grazie all’Amministrazione Comunale di Pavarolo, all'Archivio Casorati e con il contributo della Regione Piemonte e della Compagnia di San Paolo.