Più sicurezza nei mercati, riconteggio dei debiti degli ambulanti con la Soris, unitamente ad un ricalcolo delle tariffe di raccolta dei rifiuti. Sono queste le richieste avanzate dagli operatori commerciali dei mercati rionali, tramite una petizione di iniziativa popolare con 350 firme, presentata oggi in Comune. "La situazione mercatale torinese - spiegano i tre primi sottoscrittori Gian Carlo Benucci, Santo Modaffari e Alfonso Esposito - è insostenibile."
La prima criticità evidenziata è data dalla mancanza di sicurezza nella aree dei banchi. "Chiediamo - spiegano - una maggiore tutela negli spazi, degli operatori ambulanti e degli utenti contro la criminalità di strada."
Altra richiesta riguarda il riconteggio dei debiti che attualmente gli operatori commerciali hanno con Soris. "Annualmente - precisano - i banchi non alimentari sostengono una spesa tra i 18 e i 22 mila euro, quelli alimentari tra i 28 e i 32. Di questa circa 7-8 mila euro sono per la Tari e Cosap." Molti quindi non riescono a far fronte tempestivamente a tributi e tariffe, con il rischio che Soris ritiri loro la licenza. "Ogni settimana - aggiungono - ne vengono revocate dalle 8 alle 12: chiediamo che venga abolita questa pratica."
Gli ambulanti chiedono inoltre che venga ricalcolata la tariffa per i rifiuti, in base al numero operatori e dati reali dell'area occupata. Negli scorsi mesi la giunta Appendino aveva avviato nei mercati di Santa Rita, corso Cincinnato e corso Svizzera la sperimentazione di far versare la Tari agli ambulanti in base ai giorni di lavoro. Un'iniziativa bocciata dai mercatali, che chiedono di poter pagare direttamente ogni giorno in base alla loro presenza o meno al mercato, come accadeva in passato.
Un'iniziativa sostenuta da Fratelli d'Italia. "A dare il polso - commentano il dirigente nazionale di FdI Maurizio Marrone e la parlamentare FDI Augusta Montaruli - del tradimento di Appendino verso gli ambulanti torinesi è il numero di centri commerciali autorizzati dalla sua Giunta comunale, ben 19 contro i 17 inaugurati da Fassino, l’ultimo dei quali appena annunciato a Mirafiori all’ex Berto Lamet con una variante urbanistica firmata da Palazzo Civico”.