"Tutti i giorni, da decenni, combattiamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori per la difesa dei posti di lavoro, in un territorio pesantemente colpito dalla crisi e che ha visto la chiusura di decine di aziende con la perdita di migliaia di posti di lavoro".
"Rivendichiamo un modello economico che metta al centro il lavoro e, con esso, gli uomini e le donne che con enorme sacrificio in questi anni sono riusciti a tenere in piedi il sistema manifatturiero altrimenti dimenticato da una classe dirigente cieca e sorda nei nostri confronti e lontana dalla realtà quotidiana dei cittadini lavoratori, ma attenta alle esigenze della finanza e delle grandi lobby".
"Il progetto della TAV prosegue in quella direzione: miliardi di euro che verranno spesi in un’opera che vedrà la luce forse tra 20 anni e che se mai porterà delle merci, le porterà in un territorio che nel frattempo, senza interventi di politica industriale volte alla salvaguardia e al rilancio del tessuto manifatturiero oggi ancora presente, vedrà la chiusura di altre aziende e la perdita di altri posti di
lavoro … un deserto post industriale!".
"Per uscire dal tunnel della crisi non serve una galleria, ma innovazione, sviluppo, manutenzione del territorio, infrastrutture sociali e industria, partendo dalla difesa e dal rilancio di ciò che già abbiamo. Per queste ragioni saremo in piazza".