Le "madamin" dicono no al referendum sulla Tav. Dopo il M5S, sono le organizzatrici della manifestazione di "Sì, Torino va avanti" a bocciare l'ipotesi di Salvini e Chiamparino di consultazione popolare sulla Torino-Lione.
Le promotrici dell'evento del 10 novembre spiegano che "la realizzazione del TAV è sancita da accordi internazionali sottoscritti da Italia e Francia nel 2012 e nel 2015". "L'intero processo approvativo - aggiungono - si è chiuso il 21 marzo 2018 quando CIPE ha emesso parere positivo al progetto". La realizzazione dell'opera è quindi "oggetto di una legge dello Stato e questo non può essere oggetto di un referendum.
"Secondo le madamin, "visto che il Governo ha nelle sue mani tutti gli elementi per decidere sul proseguimento dell'opera, riteniamo che delegare le responsabilità alla consultazione popolare sia inutile e potrebbe rappresentare soltanto una strumentalizzazione a uso dei partiti". "Infine, riteniamo che dilatare ulteriormente i tempi per l'esecuzione dei lavori per attendere i tempi tecnici necessari per un referendum sia del tutto inappropriato.", concludono le organizzatrici di "Sì, Torino va avanti".