Calcio - 13 dicembre 2018, 17:05

CANELLI NO STOP - E' finale di Coppa Eccellenza. Mister Raimondi: "Noi eroici, capisco Falco..."

Mister Raimondi e il presidente Scavino

Mister Raimondi e il presidente Scavino

>> QUI UNION BUSSOLENO: leggi le dichiarazioni di mister Falco dopo l'eliminazione dalla finale ad opera del Canelli Savio Rocchetta

Quarta finale di Coppa per mister Stefano Raimondi, uno dei "Ferguson" del calcio piemontese al sesto anno sulla stessa panchina. Merito della società che l'ha riconfermato anche quando, con la denominazione Savio Rocchetta, era arrivata la retrocessione dopo, però, due promozioni consecutive...

Questa volta è Coppa Eccellenza. Il 6 febbraio il Canelli Sds 1922 di Raimondi se la vedrà con l'Accademia Borgomanero. Momento meraviglioso per gli astigiani, primi in campionato e in finale di Coppa dopo aver perso 4-2 la semifinale di ritorno e vinto 2-0, al 92', quella di ritorno.

Raimondi, felicissimo, parte proprio da qui: "Lo ammetto. All'andata il primo tempo poteva finire 6-0 o 7-0. Ci hanno massacrato e l'Union è di sicuro una di quelle squadre che mi fa venire gli incubi ogni volta che la incontro. Nel nostro momento peggiore, però, ho visto quello che dovevo vedere. La reazione, la rabbia, la voglia di non mollare...Così sono arrivati due gol negli ultimi 15 minuti e abbiamo perso solo, se così si può dire, 4-2 consapevoli di poter vincere 2-0 al ritorno. E' andata proprio così. Per questo dico che i miei ragazzi sono eroici. Chiunque sul 4-0 avrebbe mollato, avrebbe pensato che fosse finita".

Continua Raimondi: "Se sono ancora qua dopo sei anni è perchè credo, assieme alla società, che possano ancora arrivare miglioramenti. Il progetto tecnico è stato pensato nei dettagli e l'ho sposato al cento per cento. Senza progettualità non ho mai accettato una panchina nei 15 anni precedenti. Qui sta avvenendo una crescita continua e la fusione ha contribuito. Si è voluto dare tempo al tempo e in questo è stato bravo il presidente Scavino, visto che tanti altri amano cambiare allenatore al primo intoppo. Lui ha messo il progetto davanti a tutti. A me è capitato di inciampare, ma ho dato tutto me stesso e questo è stato sempre apprezzato".

Torniamo alla gara con l'Union. Raimondi fa applausi all'avversario: "Torno a dire che l'Union è un avversario molto forte. Mi stupisce la sua posizione in classifica. Stimo mister Falco e onestamente capisco il suo sfogo e la sua rabbia...Anche io ho perso una finale sei secondi prima della fine contro il Virtus Cusio qualche anno fa. Ieri sera loro non hanno giocato col solito 4-4-2 offensivo, ma chiuso con grande bravura tutti i varchi. Siamo comunque riusciti a passare in finale con un gol di Bordino, un tiro cross che ha assomigliato alla famosa parabola di Shevchenko alla Juve tanti anni fa. Non abbiamo rubato nulla. Forse la nostra prestazione è stata al di sotto delle nostre aspettative, ma credo che sia l'Union a doversi mangiare le mani per il risultato dell'andata, che poteva essere davvero più largo e che ad un certo punto era sul 4-0 per loro".

L'arbitraggio? Raimondi: "Non di primo livello...Ho visto errori da entrambe le parti. Non voglio entrare nei dettagli, ma credo che si potesse fischiare fallo su Rizq al 92'...Allo stesso modo siamo stati penalizzati noi per un fallo su Di Santo al limite dell'area. Poco dialogo dell'arbitro, dice Falco? Non sbaglia, ma noi dobbiamo giocare e non parlare con lui. Il rigore dopo cinque minuti? Fontana ha stoppato la palla, si è sentito un tonfo per la gamba che gli è stata presa. Per me è rigore".

Obiettivi: "Migliorarci sempre. Adesso corriamo per i playoffs e abbiamo il dovere di cavalcare l'onda dell'entusiasmo, perchè i momenti bui arriveranno e dovremo in quegli episodi essere forti. Quindi ora vogliamo chiudere alla grande con l'Olmo, passare un ottimo Natale e poi pensare al girone di ritorno e alla bellissima finale raggiunta del 6 febbraio con l'Accademia, altro avversario tostissimo. La crescita della squadra? C'è consapevolezza in tutti i reparti. Ho vinto una piccola scommessa, quella di far giocare assieme, con risultati più che buoni, Celeste e Bosco, due giocatori tecnici che implicano una diversa interpretazione della fase di non possesso. In estate qualcuno storceva il naso...".

Raimondi, intanto, viaggia verso le 200 panchine con il Canelli Sds...

Michele Rizzitano

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